IlTempo.it (F.Magliaro) – Martedì 28, probabilmente, sarà il giorno dello champagne: quel giorno, incrociando le dita, lo Stadio della Roma di Tor di Valle uscirà dalla Conferenza dei Servizi con il “sì” finale. E con il Ponte di Traiano che verrà costruito.
I lavori della Conferenza dei Servizi si stavano nuovamente arenando sul problema della mobilità pubblica e privata. Una mattinata di forti tensioni con battibecchi pesanti fra il Campidoglio da una parte e lo Stato e la Regione dall’altra. Alla fine, la quadratura del cerchio la fornisce il Governo. Il ministro allo Sport, Luca Lotti, in treno insieme a Renzi diretto a Firenze, inizia un vorticoso giro di telefonate con il collega alle Infrastrutture, Graziano Delrio, e, alla fine, la decisione: sarà lo Stato a finanziare la costruzione del Ponte di Traiano. Essenziale era questo Ponte, ed essenziale è rimasto. Le decisioni dell’Amministrazione Raggi, assecondando la visione dell’ex assessore all’Urbanistica, Paolo Berdini, avevano cassato il ponte pur di poter tagliare le cubature.