Lo stadio dei ritardi: ma Friedkin potrebbe rilanciarlo

Era il 30 dicembre del 2012, quando James Pallotta e Luca Parnasi siglarono l’intesa per costruire il nuovo stadio del club nell’area di Tor di Valle. L’allora ceo della società, Italo Zanzi, disse sicuro: «La nostra previsione è di inaugurare l’impianto nel corso della stagione 2016-17». Oggi, 7 anni dopo, la situazione è ancora bloccata, è il sogno Stadio sembra rimasto tale per la Roma. Molte cose sono cambiate, a cominciare dal progetto, drasticamente ridimensionato in cubature e modificato anche sul piano delle opere pubbliche. Lo stesso Parnasi è uscito di scena per problemi giudiziari e presto sarà sostituito nella proprietà dell’area dall’imprenditore ceco Vitek, operazione che potrebbe aiutare la giunta Raggi, a marzo, a dare l’ultimo via libera. Lo spera soprattutto James Pallotta, che aspetta novità sullo stadio per chiudere la trattativa con Dan Friedkin, che ha presentato un’offerta da 750 milioni. Le operazioni sembrano in fase di stallo. Non tutto però è tramontato, e quindi è possibile che il 2020 giallorosso si apra nel segno di Friedkin. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.

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