Un partner per lo stadio della Roma. Il presidente giallorosso James Pallotta sarebbe in procinto di chiudere, entro Natale, un sostanzioso contratto pluriennale di sponsorizzazione. Gli americani si sono affidati alla società di consulenza Caa Sports per scandagliare il mercato internazionale e l’obiettivo sarebbe quello di accorpare il logo sulle maglie di gioco insieme al «nome» del futuro impianto di Tor di Valle.
La cifra che entrerebbe sarebbe di tutto rispetto:basti pensare al Bayern Monaco che incassa 80 milioni in 10 anni per l’Allianz Arena, lo Juventus Stadium (ma lo sponsor non è stato ancora trovato) che porta 75 milioni in 12 anni per i «naming rights» ceduti alla Sportfive o il faraonico nuovo nome delBernabeu (500 milioni in 25 anni per il Real Madrid). Non è detto che l’operazione alla fine riesca ma, dovesse Pallotta portare a casa il risultato, coprirebbe una fetta molto consistente dei costi che la Roma sosterrà per pagare il «suo» stadio.
Qual è la cifra alla quale, nel caso di uno sponsor «unico» per maglia e stadio, la società potrebbe ragionevolmente puntare? Stando a quanto riportato nel progetto di Pallotta e Parnasi, laRoma potrebbe avere l’obiettivo di portare in cassa 10-15 milioni di euro l’anno. Lo Stadio costerà, da progetto, 254 milioni, la «nuova» Trigoria 12 e gli spazi commerciali 75 milioni di euro: totale 341 milioni di opere private. Cifra che verrà coperta con un mutuo ventennale, al 6% annuo di interesse, una rata da 32 milioni l’anno e una «maxirata» finale del 20% da rimborsare al termine dei 20 anni.
Per contro, le previsioni di ricavi sono stimate in «circa 62 milioni di euro» l’anno. Di questi, il 45% (poco meno di 28 milioni l’anno) proverrebbe dalla vendita dei biglietti «non direttamene spettanti alla As Roma, relativi agli eventi sportivi e agli altri eventi»; il 40%, pari a 24 milioni e 800mila euro l’anno, da pubblicità e sponsorship; il 15% (poco più di 9 milioni l’anno) da altri ricavi (ristorazione, merchandising). Ecco, quindi, che la cifra di 10-15 milioni, che la Roma ipotizza di incassare ogni anno dalle sponsorizzazioni,provenga da questo accordo appare piuttosto verosimile.
E oggi, dopo la cena con Renzi, il presidente andrà in Campidoglio dal sindaco Marino per un pranzo, accompagnato dal fido Mark Pannes, braccio operativo di tutto il dossier Tor di Valle. Appuntamento intorno a mezzogiorno. Pallotta, facendo il punto sullo stato dei lavori, dovrà avere molta pazienza nell’ascoltare le spiegazioni di Marino che dovrà chiarire come mai, a distanza di oltre due mesi dall’approvazione in Giunta della Delibera, il Consiglio ancora non ha neanche calendarizzato la discussione sullo Stadio.
Il sindaco dovrà anche spiegare al patron giallorosso come mai una parte consistente della sua maggioranza (Sel) ha fatto sapere che «sullo stadio della Roma faremo una grande battaglia: per noi non è un’opera pubblica». Parola di Gemma Azuni.
Il Tempo – F. M. Magliaro