Il Tempo (A.Serafini) – Ad un passo dal traguardo, è arrivata l’ennesima fumata nera. Per il momento si chiude con un pizzico di rammarico il bilancio del 30 giugno, in cui la Roma sperava di limitare in positivo ulteriormente i conti dopo il doloroso addio di Pjanic. Le scadenze legate al fair play finanziario invece si materializzeranno probabilmente il prossimo anno a causa del mancato accordo tra il Torino e Ljajic, ancora indeciso nell’accettare la proposta granata. La distanza tra l’offerta e la richiesta sull’ingaggio dell’attaccante serbo ha diviso definitivamente le parti rinviando ogni possibile discorso ai prossimi giorni. Poco è servita infatti anche l’opera di convinzione del neotecnico granata Mihajlovic, il più attivo nell’ultimo periodo nel cercare di mandare in porto l’operazione. La trattativa però non è ancora chiusa e nonostante il Torino abbia già manifestato qualche fastidio sui continui ritardi legati al trasferimento, la volontà di registrare un doppio colpo (ci sono meno problematiche sull’asse Iago Falque) non esclude la possibilità che si possa andare avanti cercando l’accordo definitivo.
Uno scenario che a Trigoria avevano comunque già programmato, perché l’idea di poter incassare una decina di milioni e di risparmiarne quasi altrettanti di stipendi, avrebbe alleggerito ulteriormente la pressione dell’Uefa. Per la stagione 2016/2017 però, i giallorossi potrebbero anche non incorrere in nuove sanzioni. Considerando l’alto numero di parametri che andranno esaminati, ogni tipo di discorso sarà rinviato alla fine di ottobre, una tempistica necessaria alla valutazione dell’esercizio di bilancio appena chiuso e ai movimento effettuati durante l’estate di mercato. Dopo l’approvazione di bilancio da parte del cda in programma nel prossimo settembre, i dirigenti giallorossi si presenteranno di fronte al consiglio dell’Uefa per discutere dei passi in avanti e degli sforzi profusi per rendere meno pesante il passivo. D’altronde uno dei paletti richiesti è stato superato positivamente nello scorso gennaio in merito al saldo attivo tra entrante e uscite, mentre saranno sottoposto ad un nuovo contro le passività di bilancio registrate al 30 giugno.
Da Trigoria trapela ottimismo, perché nonostante i numeri non siano ancora positivi o in linea con le richieste della Uefa (non superare i 30 milioni di rosso), le mancate entrate derivanti dalle cessioni di Ljajc e Iago Falque dovrebbero peggiorare i conti senza però procurare la massima allerta. Sicuramente la Roma non subirà riduzioni nella rosa per la partecipazione alle competizioni europee (la lista andrà consegnata prima che la Uefa esaminerà il caso dei giallorossi), ma potrà incorrere nel pagamento della multa di 4 milioni (rateizzabili) fissata lo scorso anno. Ipotesi che verrà però svelata non prima di ottobre.
Ora, però, è tempo di passare alla seconda fase. Con Zabaleta in stand by (una delle alternative è Zappacosta), nei prossimi giorni si cercherà di definire con l’Arsenal la conferma di Szczesny. Almeno sul fronte acquisti siamo soltanto all’inizio.