Totti ai Globe Soccer Awards: “Preferisco l’era romantica del calcio, ora è tutta una questione di business. Salah? Lo abbiamo venduto dopo aver concordato la scelta” – FOTO

Francesco Totti, dirigente della Roma, ha parlato in occasione dei Globe Soccer Awards, kermesse interamente dedicata al calcio della durata di tre giorni a Dubai, negli Emirati Arabi. Le parole dell’ex numero 10 giallorosso:

Dopo l’intervento del presidente della FIFA, Gianni Infantino, Francesco Totti è tornato sul palco per ritirare, insieme a Carles Puyol, il premio alla carriera conferitogli dal Dubai Sports Council.

Tra le altre cose Totti ha parlato anche di Salah: “Lo abbiamo venduto dopo aver concordato la scelta, anche se mi dispiace sia andato via. È uno dei giocatori più forti nel suo ruolo e fa la differenza, avevo legato con lui anche umanamente“.

In Italia ci sono Milan e Inter che sono le squadre più blasonate. Poi Real Madrid, Barcellona, Manchester, sono più strutturate economicamente. Per noi in Italia è più complicato affrontarle, si fa più fatica rispetto alle altre nazioni. Il miglior giocatore al mondo? Messi“.

Quasi tutti i miei colleghi, appena finita la carriera da giocatore, hanno intrapreso quella da allenatore. È un pensiero che avevano nella loro testa, io penso a fare altro, poi se un domani scattasse questo pensiero allora valuterei“.

Il calcio rispetto ai tempi nostri è cambiato, preferivo quello di prima a quello di adesso: ora si pensa più al business che al calcio, prima si pensava più a far crescere i ragazzi. I soldi spesi dal Psg per Neymar sono troppi, figuriamoci gli 85 spesi dal Liverpool per Van Dijk. Gli aspetti più romantici del calcio sono la fedeltà e l’appartenenza, non la parte commerciale. Ho vissuto quell’era del calcio con passione“.

“Fino all’anno scorso, il mio obiettivo era solo quello di giocare, di essere sul campo. Ora le mie priorità sono investire e promuovere la Roma nel mondo. Io sono aperto a scuole e accademie, da esse possono trarre vantaggio persone in tutto il mondo“.

Ho preferito il calcio ai soldi, è sempre stato così per me. Il mio investimento principale è stato il calcio, per il passato e per il futuro. Di tutto il resto parlo col mio commercialista”.

 

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