Pagine Romaniste – E’ il grande giorno dove ci potrebbe essere una svolta nel calcio italiano. Durante il Consiglio Federale Tavecchio potrebbe dimettersi seguendo l’addio di Ventura ma tutte le ipotesi sono ancora in piedi. Dalla parte del numero uno della FIGC ci sono Cosimo Sibilia, Ermelindo Bacchetta, Karl Rungger, Giuseppe Caridi, Antonio Cosentino e Andrea Montemurro per la LND. Renzo Ulivieri e Luca Perdomi per l’AIAC, Marcello Nicchi per l’AIA. 7 per le dimissioni: Damiano Tommasi, Umberto Calcagno, Simone Perrotta e Sara Gama per l’AIC, Gabriele Gravina, Giancarlo Abete e Stefano Rosso per la Lega Pro. Senza diritto di voto invece Mauro Balata, Commissario della Lega B, non nominati i tre rappresentanti della Lega di A
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Ore 14.20 – Carlo Tavecchio parla in conferenza stampa (LEGGI QUI LE PAROLE INTEGRALI).
Ore 14.00 – Il presidente dell’Aiac, Renzo Ulivieri, si è espresso così a margine della riunione in FIGC: “Il Consiglio federale rimane in carica per l’ordinario. Io non le do le dimissioni, se si fa tutto così c’è il pericolo che arrivi davvero Malagò. Ho sempre sostenuto, io con l’unanimità di tutti i miei, di aspettare le Leghe di A e B. Quello di oggi è un segnale grosso, un segno di debolezza. Resta il presidente in carica per la gestione ordinaria, tutti i consiglieri federali. Ci poteva essere il pericolo del commissariamento. Noi decadiamo tutti ma restiamo per l’ordinaria amministrazione. Se non restiamo neanche per quello, ci sarebbe la iattura dell’arrivo di qualcuno da fuori. Quella di Tavecchio è una scelta personale. Se poi qualcuno ha spinto per questa decisione per mettersi qualche medaglia al petto, e credo che qualcuno lo ha fatto, non sa fare il dirigente, credo che sia un errore. Il senso di responsabilità voleva che si aspettassero le Leghe di A e B ma rispetto la scelta del presidente federale. Allegri? L’ho sentito ieri ed eravamo tutti d’accordo sulla linea da tenere oggi. Tavecchio poteva dimettersi o meno, ma è stato un errore grosso e un segnale di debolezza“.
Ore 13.40 – Cosimo Sibilia, presidente della LND, ha commentato così le dimissioni di Tavecchio: “C’è stata una componente autorevole che ha pensato di non fare più parte della maggioranza e noi ne abbiamo preso atto. Ringraziamo Tavecchio per quello che ha fatto, ora il calcio ha bisogno di ripartire e cominciare un nuovo percorso. La lega dilettanti era per le dimissioni? Il presidente ha letto una dichiarazione e si è dimesso, il resto non conta. Quando siamo arrivati aveva già deciso. Posso solo dire che quando noi abbiamo partecipato al tavolo con le componenti abbiamo detto con chiarezza che serviva una maggioranza ampia per poter fare le riforme. Se questa maggioranza non c’è non possiamo andare avanti. Tavecchio ha parlato di sciacallaggio politico? Non so a cosa si riferisse“.
Ore 13.35 – Queste le parole del presidente della Lega Pro Gabriele Gravina sulle dimissioni del numero uno della Figc Carlo Tavecchio: “Tavecchio ha garantito l’ordinaria amministrazione e la convocazione dell’assemblea entro novanta giorni. Commissariamento? E’ un’ipotesi invasiva: bisogna evitare ulteriori tensioni al nostro ambiente, la speranza è che non ci siano ulteriori colpi di testa. Auspicavo questa soluzione ma forse questa fase si poteva gestire meglio“.
Ore 13.20 – Entro 90 giorni saranno indette nuove elezioni in Figc. Lo stesso presidente Carlo Tavecchio ha detto che “avrebbe indetto le elezioni entro i termini previsti“, resterà quindi lui reggente fino alle prossime elezioni. Ad ogni modo tutti i consiglieri si augurano che venga fissata la data delle elezioni al più presto.
Ore 13.18 – Tommasi si è fermato a parlare con i cronisti presenti al termine del consiglio federale: “Adesso serve un progetto che nelle prossime elezioni sia condiviso il più possibile. Non ha lasciato parlare nessuno, Tavecchio ci ha comunicato le sue intenzioni e farà ordinaria amministrazione fino alle prossime elezioni. Il prossimo presidente? Mi auguro che sia qualcuno che possa parlare di calcio. Io candidato? Non è il momento di parlare di questo, ma di progettualità che sia ad ampio respiro. Nessuno me lo ha chiesto fino ad ora, cerco di rappresentare gli atleti. Abodi? Dispiace aver perso quell’occasione. Aspettare la Lega di Serie A e B?! Che facciamo, aspettiamo quelli che è da sette mesi che non riescono ad eleggere un presidente?“.
Ore 13.15 – Giancarlo Abete, ex presidente FIGC ed oggi consigliere federale, ha commentato le dimissioni di Tavecchio: “Il presidente Tavecchio ha preso atto che alcune componenti che avevano manifestato il loro appoggio, avevano difficoltà a rinnovare il consenso. L’importante è che si rispettino e si tutelino le rappresentanze democratiche della Federazione e che si consenta nei tempi dello Statuto le elezioni. Chi sarà il soggetto che avrà il consenso degli aventi diritto dovrà essere il prima possibile il nuovo Presidente. Il nome? Io non voto alle elezioni, sono l’ultimo a cui fare questo tipo di domanda. Dispiace umanamente per Tavecchio, c’è grande affetto per lui ma confermo che questa crisi e questa difficoltà arrivano non solo per una sola persona. Serve la volontà di leggere quello che è accaduto in questi anni e quante persone hanno determinato decisioni diverse dalla logica precedente, che era quella di ascoltare tutti ma decidere in autonomia. Tavecchio indirà le elezioni e, con giorni di ritardo, in un contesto diverso, sarà reggente“.
Ore 13.00 – Arriva il commento a calco del Ministro Lotti: “Mi aspetto la riflessione che tutti abbiamo auspicato e che il mondo del calcio sta aspettando da tempo. Ho fatto un appello ai consiglieri della Figc, affinché si rendano conto del momento particolare che sta vivendo il nostro calcio. Questa è un’occasione per poter ripartire e poter raccontare come si fa il calcio fin dalle scuole giovanili, arrivando a una discussione e una riflessione più ampia sulle Leghe di A e B che purtroppo non hanno eletto ancora i propri rappresentanti. Credo sia opportuno sfruttare quest’occasione per rifondare il calcio, la politica è pronta a dare una mano, ma mi aspetto molto dal Consiglio federale“.
Ore 12.55 – “Sono rammaricato. Vado via perché ho perso. Mi scuso con tutti gli italiani. Ho sbagliato, quindi vado a casa“, così si è espresso Tavecchio in Consiglio. Lo riferisce Sportitalia. L’Ansa riporta anche altre parole riferite ai consiglieri: “Ambizioni e sciacallaggi politici hanno impedito di confrontarci sulle ragioni di questo risultato della Nazionale. Ho preso atto del cambiamento di atteggiamento di alcuni voi“. Si dimette anche tutto il consiglio.
Ore 12.35 – Carlo Tavecchio si è dimesso da presidente della FIGC. Il Consiglio Federale è durato meno di dieci minuti.
Ore 12.25 – Inizia il Consiglio Federale.
Ore 12.20 – Carlo Tavecchio è arrivato in Via Allegri intorno alle 09.15, senza rilasciare però dichiarazioni.
Ore 12.15 – Arriva Damiano Tommasi: “Cosa mi aspetto succeda oggi? Siamo in ritardo di una settimana, vediamo se riusciamo a fare quello che andava fatto settimana scorsa. Se mi aspetto le dimissioni? Sì, un cambio è una presa di coscienza e di responsabilità di quello che è successo. Credo sia normale in qualsiasi ruolo di responsabilità fare quello che aspettiamo da una settimana. Vediamo se qualcuno lo ha capito in questa settimana. Cosa mi aspetto dalla Lega Dilettanti? E’ questo che deve cambiare, in federazione come nello sport. Se contiamo i voti fino ad oggi non s’è capito niente. Se io farei il presidente? In questo momento si“.
Ore 11.58 – Marcello Nicchi, presidente degli Arbitri italiani, ha rilasciato alcune dichiarazioni entrando in Consiglio: “La cosa che tutti ci aspettiamo che Tavecchio prenda la decisione più saggia“.
Ore 11.46 – “Vogliamo un passo indietro di tutto il Consiglio Federale“. A dirlo il presidente della LegaPro, Gabriele Gravina, ai microfoni di “6 su Radio 1” alla vigilia del Consiglio Federale della Figc che si riunirà a breve in via Allegri: “Non so se Tavecchio avrà i numeri – ha detto – non lo abbiamo votato noi, siamo sempre stati critici ma rispettosi del suo ruolo. Sono sicuro di ciò che proporremo, vogliamo un passo indietro di tutto il Consiglio federale”. Sulla posizione di Giancarlo Abete dice: “rappresenta gli interessi della Lega, vuole molto bene al calcio e non può che essere in linea con l’atteggiamento che la Lega Pro avrà in Consiglio“.
Ore 11.40 – “Chiederò le dimissioni di Tavecchio, la mia posizione è in linea con quella del presidente Gravina. Se tutti i consiglieri avranno la volonta’ di dimettersi, lo faremo, anche per favorire una riflessione strategica per il futuro del calcio. Ma, se questo non avvenisse, diremo al presidente Tavecchio che non e’ l’unico responsabile di questa situazione“. Così Giancarlo Abete, ex presidente della Figc e oggi consigliere federale in quota Lega Pro, al momento di entrare nella sede di via Allegri per il Consiglio Federale. A Tavecchio, ha aggiunto Abete, la Lega Pro dirà anche “che uno dei problemi è che non ha mai deciso da solo, ha sempre avuto una pluralità di persone, a seconda dei periodi storici, che hanno indirizzato alcune scelte“. “Chiederemo a Tavecchio di fare un passo indietro e di dare le dimissioni con un atto di responsabilità, anche se le responsabilita’ non sono solo sue – la conclusione dell’ex presidente federale – Quando lasciai la Figc avevamo avuto un secondo posto all’Europeo 2012 e un terzo nella Conderations 2013, ma anche un secondo nell’Europeo U21. Presi una decisione doverosa, dettata dal fattore emozionale legato al calcio“.
Ore 11.16 – Queste le parole di Luca Lotti: “Vedremo quello che accadrà in Consiglio Federale, abbiamo fatto un appello a tutti i membri perché colgano l’opportunità per ripartire. Ci sia una discussione ampia anche per le Leghe di A e B che non hanno il proprio rappresentante“.
Ore 10.41 – All’arrivo in via Allegri Renzo Ulivieri ha rilasciato alcune dichiarazioni: “La posizione dell’Associazione Allenatori è quella di aspettare le Leghe di A e B e poi decidere. A Malagò dico che l’idea di affiancare Lippi a Ventura fu mia, perché Lippi era amico di Ventura“.
Ore 10.20 – Ieri sera Carlo Tavecchio ha rilasciato una lunga intervista a Le Iene dove ha escluso le dimissioni: “Mi sento responsabile, ma non andrò via, non mi dimetterò. Domani (oggi, ndr) presenterò il mio progetto e vedrò se ho ancora la fiducia che mi serve. Non dormo da quattro giorni, non mi capacito ancora. Italiani, abbiate pazienza: soffro insieme a tutti voi”.