Conferenza Di Francesco: “Allenerei Balotelli. Abbiamo bisogno di fare risultati. Alle prime difficoltà usciamo dalle partite” – VIDEO

Pagine Romaniste (Da Trigoria F.Biafora) – A poco più di ventiquattr’ore dalla sfida contro il Napoli, Eusebio Di Francesco è intervenuto in conferenza stampa rispondendo alle domande dei cronisti. Queste le sue parole:

Per affrontare il Napoli si riparte dal secondo tempo dell’andata?
Siamo un po’ troppo distanti da quella gara, ma l’atteggiamento giusto è quello del secondo tempo che ci ha portato a fare ottime prestazioni successivamente. Non cambia la mentalità, ma dobbiamo restare in partita con maggiore continuità, è quello che ci è mancato nelle ultime gare. Col Napoli non ce lo possiamo permettere perché abbiamo di fronte una squadra in grande condizione psicologica e fisica.

Quali sono le condizioni di Nainggolan e Pellegrini?
Sono rientrati entrambi con la squadra da ieri. Radja sta smaltendo i postumi della botta che ha preso, valuteremo entro domani se utilizzarlo o meno. Lorenzo è tornato completamente a disposizione.

L’anno scorso con il Sassuolo ha ottenuto due pareggi contro il Napoli, significa che non è una mission impossibile?
Cambiano completamente le squadre, ma non la mentalità della mia squadra. L’atteggiamento di squadra fa la differenza, non bisogna avere timore di una squadra forte come il Napoli. Abbiamo le potenzialità di far bene a Napoli nonostante la classifica non dica questo.

Un suo pensiero sulle elezioni? Giampaolo si è lamentato del fatto che c’è un solo giorno per votare…
Chi è impegnato e deve giocare domenica sera è quasi impossibilitato a votare. Non è giusto essere astensionisti, io andrò a votare. Credo nel voto. Dobbiamo andare a votare se vogliamo cambiare le cose. Se tutti insieme vogliamo cambiare le cose ognuno di noi deve fare una scelta e votare.

Come sta El Shaarawy? Defrel può partire titolare?
Sono due giocatori che si sono allenati bene in settimana, Greg ha avuto qualche problemino negli ultimi 2-3 giorni, potrebbero essere presi entrambi in considerazione per questa gara, come tutti quanti gli altri. Non ho ancora deciso niente.

Dieci anni fa il primo scontro con Sarri in Serie C, come siete cambiati? Allenerebbe Balotelli?
Lo allenerei sicuramente. È un giocatore con cui ho parlato prima di andare al Sassuolo per portarlo con me, abbiamo fatto una lunga chiacchierata, ma lui alla fine non è venuto. È un giocatore di grandissimi mezzi e stimolante. Per quanto riguarda Sarri, lui ha iniziato molto prima di me, al di là delle sconfitte e degli esoneri è uno dei migliori allenatori in circolazione. Lui è passato prima da un 4-4-2 ad un 4-3-1-2 ad un 4-3-3. La sua mentalità l’ha portato ad avere una squadra che è nata per giocare il 4-3-3. È stato bravissimo a dargli grandi motivazioni e a fargli capire le due fasi.

La Roma è la squadra che ha fatto meno punti negli scontri diretti tra le prime sette… Un risultato positivo cambierebbe qualcosa nella mentalità?
Al di là di chi affrontiamo noi abbiamo bisogno di fare risultati, le partite diventano sempre meno e dobbiamo riprenderci il posto in Champions. Il fatto di aver fatto pochi punti con quelli davanti ci sta togliendo qualcosa. Bisogna avere grande convinzione e determinazione, abbiamo l’occasione per migliorare, domani ci dobbiamo provare.

La Roma non fa quello che lei chiede o lo fa con errori e per un tempo limitato?
Non diamo continuità a determinati momenti, se non volessero fare quello che chiedo lo farebbero fin dall’inizio. Dobbiamo migliorare sotto l’aspetto mentale, dobbiamo cercare di crescere, non dobbiamo perdere il filo conduttore alla prima difficoltà. Il campo dà le risposte, i fatti dicono che usciamo dalla partita alle prima difficoltà. Abbiamo ripreso poche volte un risultato negativo in partenza. È un segnale sul quale ci sono delle deficienze su cui dobbiamo migliorare e lavorare.

C’è stato un confronto con la squadra sul modulo… Al di là del modulo è stato raggiunto un compromesso con la squadra? Che tipo di risposte ha ottenuto?
Eri presente? (ride ndr). Al di là di quello che posso aver detto alla squadra voi non avete capito una cosa. Confondete la disponibilità e l’educazione con la poca personalità e la capacità di non saper interagire. La condivisione è fondamentale per arrivare a certi risultati. Noi abbiamo sempre creduto in un determinato tipo di gioco e ci credo io per primo. Io quando parlo con i ragazzi ascolto, poi decido io. Non do segni di debolezza, ascolto e rispondo. Mi dà fastidio che questa cosa venga confusa, deciderò sempre io il sistema di gioco. I giocatori faranno sempre quello che dico. Quando vedrò che non c’è risposta sarò il primo a salutare (fa ciao con la mano, ndr).

Chi è meglio come regista tra Gonalons e De Rossi?
Nella gestione della palla sicuramente Daniele ha più esperienza e capacità di gestione. Maxime ha più caratteristiche fisiche per recuperare a campo aperto. Sono due giocatori che possono interpretare questo sistema. Al di là del regista è quello accaduto nel secondo tempo col Milan. Se la squadra si allarga tra i reparti puoi giocare con qualsiasi sistema di gioco, ma soffri sempre. Se resti compatto va bene qualsiasi sistema di gioco. Noi siamo sempre stati in partita rimanendo compatti, ma appena ci allunghiamo soffriamo. Strootman a San Siro ha fatto il regista benissimo per 60-70 minuti, ma perché è stato coadiuvato dagli altri. Il concetto di fondo è quello di squadra, non individuale.

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