Durante la conferenza stampa della vigilia di Roma-Sheriff Tiraspol, al fianco dello Special One è intervenuto Houssem Aouar. Queste le parole del centrocampista giallorosso:
Ha parlato di tutti in conferenza stampa, ma non ti ha mai nominato Mourinho. Giochi domani?
“SÌ sono pronto per domani, spero di giocare perché non ho giocato molto le scorse partite. So anche che devo fare meglio per aiutare la squadra e spero che lo farò”.
Domani ultima partita del Girone. C’è bisogno di chiudere bene?
“Vogliamo sempre vincere. Quando giochiamo per la Roma è l’obiettivo. Difficile arrivare al primo posto, ma non impossibile. Andiamo con atteggiamento e mentalità vincente e speriamo che alla fine possiamo essere primi”.
Bilancio? Ti aspettavi di più? Quando Mou ha detto che tu devi arrivare al livello della squadra, quanto pensi di esserci arrivato?
“Per me è la prima volta stare fuori casa, da Lione. Difficile per me ambientarmi, so che ho iniziato le prime 11 gare. So che devo imparare, ho iniziato bene poi ho fatto difficoltà. Ho fatto due partite in cui ho giocato male, adesso voglio dimostrare e sono fiducioso per aiutare la squadra. Spero che domani posso iniziare”.
Calcio italiano è migliore del calcio francese?
“Credo che quello italiano sia più forte di quello francese però devo imparare ancora a giocare qui perché è differente. Qui è più tattico e tecnico, quello francese ha più intensità ed è più fisico. Spero che in futuro diventerò un buon giocatore nel calcio italiano”.
Il rapporto con Mourinho?
“Il mister è una persona vera. Per esempio io parlo tanto con lui e ho già detto che il mister mi aiuta molto a imparare a giocare con la squadra, giocare un calcio differente, però mi piace questo, mi piace la mentalità vincente del mister. Sono felice e orgoglioso di giocare per lui e so anche che è difficile per me non avendo giocato molto, però spero che adesso possa fare grandi partite per lui, la squadra e i tifosi”.
Come si trova a giocare tra i tre di centrocampo?
“Sono un giocatore di squadra. Non è importante per me, con il Lione ho giocato come play davanti alla difesa. È importante giocare sempre, come 10 mezzali o play so che posso fare le cose bene per i miei compagni”.