Pagine Romaniste (D.Moresco) – Il catastrofismo generale non aiuta la Roma. La situazione, con le dovute differenze dettate da una Pandemia ancora in corso, non è molto diversa dagli anni precedenti: l’ingresso in Champions League resta fondamentale, il bilancio è sempre da mettere in ordine e prima vanno effettuate le cessioni per poi procedere con gli acquisti. Può variare il numero delle cessioni necessarie e così via, ma il concetto base resta lo stesso. A sentire i procuratori, solitamente restii ad esprimersi sui direttori sportivi, ma questa volta stranamente no, la situazione non è florida. A detta loro, l’immagine della Roma sembra essere cambiata e si ha una percezione di immobilità generale. Nel calcio, come in politica, è sempre una questione di interessi ed il motivo per cui gli agenti sentono il bisogno di dipingere Trigoria come una località dismessa è (ancora) ignoto.
PETRACHI E’ IN BILICO?
Sì, certo che sì. Lo è come probabilmente tutto il comparto sportivo della Roma. Se si è legati ai risultati, che siano essi economici o sportivi, si è sempre sul filo del rasoio. Nella stanza del direttore sportivo a Trigoria dovrebbe essere esposto un cartello con su scritto plusvalenze. Questo è il banco di prova per chi opera nel mercato a nome dei giallorossi. Non c’è altro: fare plusvalenze. Oltre a questo è necessario raggiungere dei risultati sportivi degni di questa città e che generino introiti per la società. In questo senso l’ingresso in Champions League è la panacea di tutti i mali. La squadra di Fonseca è al quinto posto e momentaneamente fuori dalla massima competizione europea e Petrachi non è riuscito a vendere definitivamente (i prestiti rimandano il problema, non lo risolvono) quasi nessuno degli esuberi. A queste due informazioni, però, vanno aggiunte altrettante giustificazioni: vendere a titolo definitivo, per esempio, Nzonzi o Pastore, senza generare minusvalenze, non è affatto semplice e senza dubbio ad oggi la stagione è fallimentare, ma mancano undici partite di Serie A e almeno due di Europa League. In entrambi i casi c’è il tempo per recuperare, ma è impossibile prevedere se basterà per ricevere la grazia da Pallotta (o chi per lui).
LA LITE
A rendere l’immagine della Roma ancor più danneggiata agli occhi degli addetti ai lavori è la lite tra Pantaleo Longo e Gianluca Petrachi. L’ex segretario generale del Torino si è trasferito insieme al ds nella Capitale lo scorso anno e negli ultimi giorni circola in modo insistente una voce di una lite tra i due, ormai ai ferri corti. Se i motivi sono ignoti, quel che è certo è che il fatto contribuisca a dipingere la Roma come un ambiente poco sereno. Più di un procuratore ha sottolineato questo aspetto nelle conversazioni, che una volta erano di mercato, offerte e trattative, e che oggi sono per lo più indirizzate a capire quale sia la situazione a Trigoria. Il gossip di per sé non è interessante, ma se quest’ultimo, in maniera diretta o indiretta, crea un danno alla Roma, allora è bene parlarne.