La Repubblica (E. Currò) – È stato il secondo trionfo all’Olimpico in cinque giorni, con identico punteggio mortificante per gli sconfitti: 3-0, marchiato stavolta dalla doppietta della teorica riserva Locatelli e da Immobile, non più centravanti in discussione. L’onnivora Nazionale di Mancini monda l’anima azzurra dal peccato di Ventura, la mancata qualificazione al Mondiale, con una sequenza di vittorie. Questa con la Svizzera, che garantisce in anticipo la qualificazione agli ottavi, è la ventiquattresima nelle ultime ventinove partite senza sconfitta.
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L’1-0 del capitano Chiellini è stato annullato via Var, che ha scovato un fallo di mano. Ma altrettanto pragmatico è stato il vantaggio, appena dopo l’uscita di Chiellini, rimpiazzato da Acerbi per un guaio alla coscia sinistra: Locatelli ha aperto e chiuso l’azione, con un lancio per lo scatto acuminato di Berardi e col tocco nell’area piccolo sull’annesso cross. Petkovic si è punto a inizio ripresa: mentre inseriva Gavranovic, lo hanno ferito il contropiede urticante e manovra rugbistiche come quelle del raddoppio, firmato ancora da Locatelli, che ha preso la mira dal limite: un lusso per squadra di classe.
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Dalle staffette Chiesa–Insigne e Toloi–Berardi è uscito l’ibrido della difesa a cinque con attacco Chiesa–Immobile, che ha sfiorato per due volte il 3-0 e lo ha poi ottenuto con un destro da fuori. Per domenica si profila il classico dubbio della terza partita, in cui ci si gioca il primo posto del girone A e il viaggio a Londra o ad Amsterdam: turnover spinto col Galles oppure no?