AS ROMA MEMBERSHIP (T. RICCARDI) – Ha vinto scudetti e coppe di ogni tipo. Nella sua bacheca personale c’è pure il trofeo con le grandi orecchie e quello d’oro massiccio riservato alle nazionali. Non ha bisogno di grandi presentazioni, Marcello Lippi. Le fortune maggiori della carriera – campionati, una Champions League e altri titoli vari – le ha costruite con la Juventus, dove è stato per 10 anni in due periodi diversi. Ma nel 2006 è stato il Commissario Tecnico dell’Italia campione del mondo nel 2006 con Totti e De Rossi. Oggi è l’allenatore della squadra cinese del Guangzhou, ma qualche giorno fa è stato ospite al “Fulvio Bernardini”: l’occasione per salutare i suoi “pupilli” mondiali e per conoscere l’allenatore giallorosso, Garcia. Quando ad un certo punto Lippi si è messo a scambiare due chiacchiere davanti al bar del centro sportivo con Totti e De Rossi, Garcia ha invitato Francesco e Daniele ad ascoltare con attenzione le parole del saggio Marcello: “Mi raccomando, sentite bene quello che dice…”.
Lippi, che impressioni ha tratto dalla mattinata trascorsa a Trigoria?
“Molto positive. Sono andato per portare il mio nipotino a vedere un po’ di Roma dal vivo, dato che lui è tifoso, e poi ho avuto modo di intrattenermi un po’ con Francesco e Daniele. Non li vedevo da un po’, ma ci scriviamo molto spesso per sapere come vanno le cose. Conoscevo il loro pensiero sul nuovo mister, sono proprio soddisfatti del momento che stanno passando”.
Con Garcia di che avete parlato?
“Gli ho fatto i complimenti per il lavoro che sta portando avanti. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. E poi, gli ho detto che questa Roma manda un ottimo messaggio all’esterno. Gioca bene e la squadra è unita, lo capisce anche uno come me che non ha a che fare con il gruppo tutti i giorni. Garcia è entrato da subito in sintonia con l’ambiente e con Sabatini, con il quale ha costruito una squadra da vertice”.
A proposito di vertice, come vede la corsa al titolo?
“La Juventus sta facendo un percorso straordinario, così come pure la Roma. Al momento i bianconeri sono avanti e hanno un vantaggio in classifica importante che è difficile da recuperare. Vediamo cosa accadrà…”.
Quanto alla sfida di Coppa Italia tra Roma e Napoli, chi è favorito?
“Difficile da dire. Di sicuro non è una gara che si risolverà all’Olimpico in novanta minuti, ma tutto verrà deciso nell’arco del doppio confronto. La Roma sembra in una condizione migliore del Napoli, ma in queste sfide non si sa mai. I valori delle due squadre sono importanti e usciranno fuori”.
Nel suo passato c’è anche il Napoli, stagione 1993-1994. Ricordi della sua esperienza azzurra?
“Fantastici. Restai un anno solo, ma facemmo cose straordinarie. La società era in difficoltà economiche, gli stipendi non arrivavano con puntualità, ma la squadra rispose con grandi risultati agguantando la qualificazione in Coppa Uefa all’ultima giornata. Da allora, conservo un ottimo feeling con la piazza napoletana”.
Per chiudere, le piace il calcio cinese?
“Mi sto trovando bene, abbiamo vinto titoli e portato curiosità intorno al movimento calcistico. D’altronde, in Cina il calcio non è il primo sport. Tuttavia, la voglia di migliorare non manca. Sono soddisfatto di questa esperienza”.