Il Tempo (M.Ciccognani) – Un molisano l’ha sognata per una vita e ne ha fatto una battaglia televisiva, un calabrese l’ha finalmente realizzata. È la signora moviola in campo, che da sempre invoca Aldo Biscardi nel suo Processo e che finalmente vede la luce. Stavolta non a parole. Realtà con firma in calce di Gianni Infantino, l’italiano naturalizzato svizzero che da pochi giorni è stato eletto presidente della Fifa. E al contrario del suo predecessore Sepp Blatter, ha ascoltato le ragioni della gente, stufa dei tanti errori arbitrali. Dopo l’introduzione della goal-line-technology, l’International Board della FIFA, riunito ieri a Cardiff, ha dato il via a una svolta storica per il mondo del calcio. Saranno le telecamere ad andare in aiuto degli arbitri per risolvere in maniera chiara episodi dubbi quali fuorigioco, espulsioni e naturalmente i calci di rigore.
«Credo che abbiamo adottato una decisione destinata a riscivere la storia del calcio – ha detto con la semplicità che lo ha sempre contraddistinto Gianni Infantino – dimostrando con i fatti che non siamo sordi ma che sappiamo ascoltare le esigenze dei tifosi, dei giocatori e del nostro sport». Neppure a dirlo, si tratta di una svolta epocale. Saranno due anni di test e se i riscontri avranno il risultato sperato, allora la tecnologia applicata al calcio sarà introdotta ufficialmente. Grazie a Infantino che ci ha messo un battito di ciglia per dare il via alla sperimentazione, convinto che il calcio aveva bisogno di pulizia. Di uomini ma anche di norme. E siccome la tecnologia può solo che aiutare, non ha perso tempo e l’ha fatta votare.
Alla goal-line-technology, che già quest’anno ha evitato gol fantasma e concesso reti al limite del dubbio (vedi Pepe in Chievo-Roma), e che sarà applicata anche nel corso delle finali di Champions League ed Europa League, faranno seguito tutte quelle situazioni di campo che a volte sono difficili da interpretare per i direttori di gara costretti a valutare nel giro di una frazione di secondo. In particolare il monitor con lo slow motion posizionato a bordo campo, con un Var (video assistant referee) ovvero un arbitro addetto a controllare la partita su un monitor, comunicherà in tempo reale i gol, i falli (ed eventuali cartellini) espulsione diretta e calcio di rigore. Per quanto concerne il fuorigioco, l’IFAB ha deciso che sarà preso in esame solo al termine dell’azione e non prima. Il Var inoltre informerà l’arbitro in caso di scambi di persona al momento dell’ammonizione o espulsione. Tra le altre norme allo studio, il rosso-espulsione e squalifica nei casi di chiare occasioni da gol resterà in caso di falli violenti o che impediscono gol inevitabili e una eventuale quarta sostituzione durante i supplementari. All’arbitro spetterà sempre e comunque l’ultima parola, ma dalla prossima estate, con l’avvio della nuove stagioni, avrà un amico in più in campo. Il primo torneo con la moviola sarà Euro 2020. Tanti i Paesi che hanno dato l’ok alla sperimentazione e tra questi anche l’Italia con la serie B che si candida da subito a fare da «cavia». Era ora. Benvenuta moviola.