Lindsey Thomas, giocatrice della Roma Femminile, ha rilasciato una lunga intervista a Roma TV in Women’s Weekly. Ecco le sue parole:
“Anche se non siamo riuscite a fare tutto quello che volevamo, contro la Fiorentina abbiamo vinto per 2-0. Ora possiamo realmente iniziare il nostro campionato e perseguire i nostri obiettivi. Dopo la sconfitta con il Milan eravamo ovviamente deluse. Era l’esordio in casa e volevamo fare bella figura davanti a un pubblico così numeroso. Abbiamo perso, ma abbiamo continuato a lavorare per affrontare al meglio la stagione. Ci sono ragazze di tante nazionalità diverse e la squadra è ancora un cantiere. Sapevamo di dover lavorare su alcuni aspetti, abbiamo continuato ad applicare le idee dell’allenatrice, abbiamo lavorato e i risultati si sono visti nella gara successiva”.
Quali sono le differenze tra il campionato francese e quello italiano?
In Francia amiamo costruire il gioco senza squilibrarci, ma ci sono anche diverse squadre che amano aspettare. Nel campionato italiano, ho notato che alle squadre non piace aspettare. Si gioca a viso aperto, si prova a costruire il gioco, ma sempre cercando di riversarsi rapidamente nella metà campo avversaria, per cercare di segnare. Ci sono poche pause e ci sono continui ribaltamenti. Questo mi ha stupito.
Sui tifosi?
Per noi sono molto importanti, lo abbiamo visto nelle prime due partite. Sono venuti in massa e credo che si aspettino qualcosa di importante quest’anno. La società ha ben chiaro quali sono gli obiettivi. Quindi offrire ai tifosi un bel calcio e mostrare loro voglia e determinazione farà sì che i tifosi continuino a essere numerosi sugli spalti per sostenerci in questa stagione.
Che si aspetta dal prossimo avversario, l’Empoli?
Diciamo che sto scoprendo le squadre di volta in volta, visto che è la mia prima stagione qui a Roma. Ma penso che il copione sarà lo stesso delle prime due gare. Una squadra che non ci aspetterà ma che ci verrà a stanare e che vorrà giocarsi le proprie carte. Verranno qui per giocare, quindi anche noi dovremo farlo, dovremo mettere in pratica i nostri principi di gioco per poter uscire vincitrici.
Com’è l’ambientamento a Roma?
A livello personale, mi sento bene. Sono in un ambiente nuovo e sebbene sia un po’ timida e riservata, sono comunque riuscita a ritagliarmi il mio spazio. Parlo molto con le mie compagne, sono stata accolta molto bene. Avevo pensato che la lingua potesse rappresentare un ostacolo, ma in realtà non è stato così, sto iniziando a imparare e a seguire dei corsi di italiano. L’adattamento è andato molto bene e sono contenta di questo.
Quali sono gli obiettivi stagionali?
Penso che gli obiettivi personali siano legati a quelli di squadra. Ma se devo pensare a qualcosa, direi, come attaccante, di segnare più di dieci gol. E poi spero di essere convocata nella nazionale maggiore per poter partecipare a una competizione internazionale. Ma penso di poter raggiungere questi obiettivi solamente facendo una grande stagione con la Roma e provando a raggiungere i nostri obiettivi a livello nazionale, magari vincendo un titolo e qualificandoci alla prossima Champions League.