Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Sono trascorsi trecentoventitré giorni dalla sfida contro il Feyenoord, da quella finale vinta dalla Roma grazie alla rete di Zaniolo. Ma anche grazie alle parate di Rui Patricio. Una serata perfetta per lui, una partita indimenticabile per le prodezze, i salvataggi nei momenti più complicati del match, quando erano gli olandesi a spingere alla ricerca del pareggio.
Un muro. Rui Patricio ha compiuto due parate a distanza ravvicinata che hanno salvato risultato e trofeo. La prima al 46′ del secondo tempo con un tiro in area respinto lateralmente, il secondo tre minuti dopo con un potente destro che il portoghese è riuscito a neutralizzare con il contributo del palo. La fortuna aiuta gli audaci, e lui in quella serata si era meritato un 9 in pagella.
Trecentoventitré giorni dopo di nuovo il Feyenoord. Sempre in Europa, ma in un’altra competizione e in una doppia sfida decisiva per approdare in semifinale. Per questo Mourinho conta su di lui, sulla qualità, l’esperienza, la sicurezza che sta trasmettendo alla difesa anche in una stagione di alti e bassi ma che adesso si è indirizzata sulla strada giusta.
Basti pensare che nelle venti partite di questo 2023 la porta della Roma è rimasta inviolata per ben dodici volte tra campionato e coppa. A 35 anni Rui Patricio vuole essere ancora protagonista nelle competizioni internazionali, rinvigorito anche dalle due partite da titolare con la maglia del Portogallo nell’ultima sosta delle nazionali.
Mourinho conta su di lui, così come la difesa che ha imparato dalla sua esperienza e ha adesso un feeling perfetto con l’estremo difensore. Rui è pronto ad aiutare ancora la Roma per centrare un altro trofeo.