Corriere dello Sport (F.Guerrieri) – Ve lo ricordate? Lo sguardo era quello di sempre, determinato e concentrato. Quasi cattivo. Ogni tanto durante la conferenza di presentazione gli scappava quel sorrisetto di chi la sa lunga. Riavvolgiamo il nastro: era il 29 gennaio 2010 e Radja Nainggolan era appena diventato un giocatore del Cagliari. Prestito con diritto di riscatto dal Piacenza (al quale nell’operazione andò il bielorusso Sivakov). Esperienza? Pochina: una settantina di presenze con il Piacenza in Serie B e nulla più. Poco male, perché in quattro anni a Cagliari ha fato fuoco e fiamme, tanto da essere inserito nella top 11 della storia del club. I tifosi lo amavano e lo amano. Quando Radja torna a Cagliari sono solo applausi, trattamento riservato a lui e pochi altri.
L’AMORE – Nainggolan in Sardegna ha lasciato un pezzo di cuore. Da quelle parti è cresciuto come giocatore e come uomo. In quegli anni si innamora di Claudia Lai, figlia di un maresciallo dei carabinieri che faceva la commessa in un centro commerciale a Villacidro (vicino Cagliari). Incontro casuale in un locale e tac, subito colpo di fulmine. Tra Claudia e Radja è amore vero, tanto che il 3 maggio 2011 si sposano e oggi hanno due bambine: Aysha (5 anni) e Mailey (un anno e quattro mesi). E in campo? Le cose vanno alla grande, quel ragazzino sfacciato e senza esperienza è diventato un vero e proprio Ninja. Tutto grinta e quantità. Combattente vero.
L’AMICO –Fuori dal campo è un ragazzo dal cuore d’oro. Chiedere a Pinilla per credere. Amici inseparabili i due. Radja e Mauricio, sempre insieme ai tempi di Cagliari. Nel gennaio 2014 il trasferimento di Nainggolan a Roma e il saluto dell’amico: «In bocca al lupo fratello, fai vedere a tutti che sei il più forte. Mi mancherai». Quante ne hanno passate insieme… dalla passione per la pesca e per i tatuaggi (ce n’hanno anche uno uguale) alle risate e i tagli di capelli improbabili quando si improvvisavano barbieri uno con l’altro. Due ragazzi che mettono l’amicizia davanti a tutto.
LA SARDEGNA – E tra i primi posti nella vita di Nainggolan c’è anche la Sardegna. Nel cuore e nelle gambe. Già, perché spesso, quando il belga scende in campo, sotto i calzini ha i parastinchi con i quattro mori. Un gesto semplice, dietro al quale ci sono quattro anni indimenticabili. Dall’incontro con Claudia alla nascita del Ninja, il cuore di Nainggolan batte anche per il Cagliari.