Corriere dello Sport (M. Filacchione) – Il colpo doppio gli è sfuggito per poco. Marash Kumbulla aveva incontrato la Juventus già l’8 febbraio scorso. Era il giorno del suo ventesimo compleanno e festeggiò con una vittoria storica del suo Verona. L’altro ieri aveva qualche suggestione in più: l’esordio in maglia giallorossa e la presenza, dall’altra parte della barricata, di Giorgio Chiellini, il suo modello di difensore. Un groviglio di emozioni da cui l’albanese di Pescheria del Garda è uscito nel modo per lui consueto: con compostezza e sobrietà, al termine di una prestazione impeccabile. Significative la parole di Ibanez domenica sera, all’intervallo: “Kumbulla ha una sicurezza incredibile, ci sta aiutando tantissimo“. Schierato sul centro sinistra della “linea verde” composta da Fonseca, Max ha beneficiato anche del fatto che la Juve da quella parte attaccava con il solo Kulusevski, che spesso veniva preso in prima battuta da Spinazzola. Lo scarso traffico dalle sue parti gli ha permesso di prendere gradualmente le misure con la gara, con i nuovi compagni e con gli avversari. Ha appoggiato il gioco con qualche tocco nitido, trovando anche il passaggio verticale, e se l’è cavata egregiamente nel gioco aereo, come da caratteristiche. Insomma, buona la prima, che gli è servita anche per allungare la collezione dei suoi primati. Ora diventa il secondo Millenial a giocare titolare in una partita di campionato con la maglia della Roma. Il primo è stato Calafiori proprio contro la Juventus. Ma quella era una partita completamente destituita di importanza.