AS Roma Match Program (F.Viola) – Un solo precedente con il Villarreal, la doppia sfida negli Ottavi di Finale di coppa Uefa stagione 2003/2004. Solo una volta infatti la squadra spagnola è venuta all’Olimpico e in campo nel doppio confronto c’era un ex giallorosso che parla ancora della Roma usando il “noi”. Francisco Govinho Lima, classe 1971, ha vestito la maglia giallorossa per tre stagioni, collezionando in tutto 130 presenze.
Cosa ricorda di quella gara?
“Ricordo che abbiamo perso, che non abbiamo passato il turno ma per fortuna questa volta è tutto diverso”.
Ha avuto modo di vedere il match di andata?
“Loro sono molto forti e proprio come avvenne ai miei tempi ci aspettava una gara difficilissima. La Roma è stata perfetta, è scesa in campo tranquilla delle sue potenzialità e ha giocato come sa fare fino al primo gol, poi tutto è filato liscio. Per fortuna la nostra Roma ha portato a casa un risultato importante”.
Risultato che mette la gara di ritorno sotto una luce diversa…
“Sì, ma non bisogna mai abbassare l’attenzione, loro sono fortissimi ma certo per noi è più facile”.
Quale è stato a suo parere il maggior merito della Roma?
“Il risultato è la cosa più importante. La Roma ha giocato come dovrebbe sempre fare fuori casa, cercando di non prendere gol”.
Qual è il suo giudizio su Spalletti?
“Tutti sappiamo che è una brava persona e poi come allenatore è perfetto. È un grandissimo. Ha fatto bene in tutte le squadre che ha allenato. Anche in Russia tutti parlano bene di lui, io ho giocato lì e ho ancora contatti con alcune persone che sono rimaste entusiasta di lui”.
C’è un giocatore che l’ha colpita particolarmente?
“Totti è e rimane sempre il nostro grande capitano. De Rossi che dà equilibrio a tutti in campo. Tra i nuovi, Nainggolan è fortissimo e poi Emerson a sinistra sta facendo davvero la differenza”.
La Roma è impegnata ogni tre giorni su tre fronti, più difficile la tenuta fisica o quella mentale?
“Certo è difficile tornare subito in campo, c’è poco tempo per riposare. Ma i giocatori sono professionisti, quindi abituati. Poi sembra illogico ma più giochi più recuperi la condizione, per me era così”.
Insomma che gara sarà giovedì sera?
“Loro non mollano facilmente, ma davanti ad un risultato così netto non credo che si illudano di fare la partita…”.
Della sua esperienza in giallorosso qual è il ricordo più bello?
“Le partite contro la Lazio. Tutto l’anno aspettavo il derby”.
Un rammarico?
“Non aver vinto lo scudetto. Era alla nostra portata, abbiamo sbagliato due partite, contro il Venezia e quella dopo nel 2002… Un’occasione persa, peccato davvero!”.
Cosa faceva di Capello un allenatore vincente?
“È stato il miglior allenatore che abbia mai avuto. Sapeva gestire il gruppo in ogni momento, parlava con noi. Un allenatore tosto, un grande motivatore”.
Cosa può fare questa Roma?
“Domenica c’è un gara dura con l’Inter a Milano. Ma la Roma può fare una bella gara. Auguro solo cose belle alla mia Roma!”.
Prima di salutarci, di cosa si occupa in Italia?
“Lo scorso anno ho fatto il corso allenatori a Coverciano e ora sono in puglia a Otranto. Gioco un po’ e faccio anche l’allenatore. Una bella esperienza che mi permette di stare vicino alla squadra che ho nel cuore, che mi ha dato tanto, la Roma”.