Il Messaggero (P.Liguori) – Romanità: è questo il mantra di Spalletti per il derby; è la parola d’ordine lanciata a mille tifosi giallorossi accorsi a Trigoria, in perfetta controtendenza con la Curva latitante. Il paradosso del rapporto con i tifosi non si attenua neppure al derby, la sfida speciale dell’orgoglio cittadino. E la confusione rischia di diventare totale con la passione giallorossa della vigilia e un Olimpico ostile per la Roma, che in casa ha sempre vinto, ma oggi gioca davvero in trasferta. Corre un brivido a pensare ad una Lazio favorita per l’andamento delle ultime partite, per gli infortuni in casa romanista e per uno straripante fattore campo. Sono molti gli elementi negativi da rovesciare e Spalletti lo sa bene, per questo evoca quella romanità che può fare la differenza. Vuol dire che giocherà Totti? Forse, anche se non all’inizio. Di sicuro vuol dire che questo derby lo vincerà o lo perderà soprattutto lui, l’allenatore. Non sono consentite fughe dalla realtà: il carattere, la determinazione, l’intensità. Tutte motivazioni che un derby contiene già. Le due squadre le conosciamo, la Roma può fare qualsiasi risultato, il derby è nelle mani di Luciano Spalletti. Faccia vedere quanto vale.