Con questo ritorno sulla scena, Edy Reja nella graduatoria dei tecnici più longevi scavalca Carlo Mazzone, la cui ultima panchina in serie A risale alla stagione 2005-06 quando si prese cura del Livorno dopo l’esonero di Donadoni e lo portò al nono posto che, in seguito alle squalifiche di Calciopoli, diventò sesto e fruttò la storica partecipazione alla Coppa Uefa. Sor Carletto lasciò a 69 anni e un mese, dopo la bellezza di 1.278 partite vissute in panchina in una quarantina di anni di attività, dodici dei quali spesi ad Ascoli, sua città di adozione, dove fra il 1980 e l’85 formò col presidente Costantino Rozzi un tandem semplicemente vulcanico. La massima soddisfazione fra le esperienze di Lecce, Pescara, Bologna, Cagliari furono le tre stagioni (dal 93 al 96) vissute al comando della sua Roma. «Questo ragazzo è un talento purissimo», disse quando lanciò Francesco Totti: gli ha fatto da padrino. Significativa pure l’avventura di Brescia, dove si ritrovò Guardiola e Baggio. E Pepp poi lo ha più volte celebrato in pubblico.
ETERNI RAGAZZI Sulla vetta di questa gara fra eterni ragazzi troviamo Nils Liedholm, che ha vissuto il suo ultimo match in panchina, dopo aver preso il posto di Carlos Bianchi, nel giugno del 1997 a 74 anni 7 mesi e 24 giorni. Pure qui c’entra la Roma, seconda casa del Barone dopo quella del Milan frequentata a lungo anche da giocatore. I due scudetti vinti come allenatore lo hanno visto appunto alla guida di rossoneri e giallorossi. E dato che siamo in tema Milan, non si può non citare il direttore tecnico Cesare Maldini, in sella nel marzo 2001 accanto a Mauro Tassotti per curare il club di Berlusconi dopo l’esonero di Zaccheroni. Si tolse la soddisfazione di vincere il derby 6-0 poi, a 69 anni e mezzo, volò in Paraguay per portare la nazionale sudamericana al Mondiale 2002. Vissuto da settantenne, quindi. In questa breve rassegna non figura Giovanni Trapattoni, (classe 1939) perché gli ultimi dieci anni di attività (2004-2013) li ha spesi all’estero. Il 17 prossimo spegnerà 76 candeline, il Giuan, ma è ancora in cerca di panchine. Augurissimi.
La Gazzetta dello Sport – N. Cecere