Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – C’è sempre tempo per raddrizzare una stagione e dare una sterzata al proprio rendimento, e così ha fatto Lorenzo Pellegrini. Così tra gli alti (pochi) e i bassi dei primi mesi, il capitano della Roma è riuscito a dare una svolta alle sue prestazioni ritrovando qualità, continuità e quei gol che tanto sono mancati a Mourinho tra agosto e gennaio, prima naturalmente del suo esonero. Lorenzo si è ripreso la Roma, ma anche quella parte di tifoseria che – in sinergia al rendimento complessivo della squadra – aveva perso fiducia in lui e lo aveva contestato con fischi e qualche striscione lasciato fuori dai cancelli del Fulvio Bernardini.

Pellegrini è rimasto in silenzio e (finalmente) ha fatto parlare il campo, un rendimento in crescendo dall’arrivo di uno dei suoi idoli da ragazzo, un centrocampista che ha sempre visto come modello sia per qualità che per mentalità. Con Daniele De Rossi è rinato ed è tornato ad esprimersi ai livelli di due stagioni fa, quando con quattordici gol e otto assist trascinò la squadra sia in campionato sia verso la vittoria della Conference League.

Di certo è un rendimento anche più alto della passata stagione, anche in termini numerici: Pellegrini con l’exploit dell’ultimo mese e mezzo è arrivato a firmare in totale sette reti e cinque assist. Un gol in meno rispetto a quelli siglati la scorsa stagione, quando aveva giocato anche più partite a questo punto dell’annata.