Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Zalewski domenica si è meritato la sua prima partita da titolare tra i professionisti con il sacrificio che ha messo ogni giorno in allenamento e quel carattere che ha spinto Mourinho a premiarlo. Il tecnico portoghese non lo aveva scelto per emergenza, ma lo aveva schierato titolare contro lo Spezia per meritocrazia. Zalewski contro il Verona aveva contribuito nel secondo tempo a trovare il pareggio, Mou ha notato la sua determinazione in allenamento e lo ha impiegato titolare.
Doppio ruolo per lui, praticamente inedito: prima l’esterno a tutta fascia nel 3-4-2-1, poi addirittura il terzino quando la Roma è passata con la difesa a quattro dopo l’uscita di Mancini. In ogni caso lui si è comportato bene, senza quella timidezza che avrebbe preso qualche giovane all’esordio da titolare e con la giusta personalità per prendersi un fallo pesantissimo su Amian per il primo dei due gialli poi estratti da Fabbri al terzino francese.
Ad osservarlo sugli spalti del Picco Czeslaw Michniewicz, commissario tecnico della nazionale polacca subentrato a Paulo Sousa: a fine partita lo ha incontrato e gli ha regalato la maglia per ringraziarlo di essere arrivato a La Spezia per osservarlo (oltre a Reca e Kiwior). Adesso Zalewski può diventare una alternativa sulla fascia sinistra.