«Il campionato ha già perso la sua regolarità». «Voi non avete fatto niente per evitarlo». «Quantomeno spiegateci cosa intendete fare ora». «In futuro cambiate le regole con Governo e istituzioni». «Noi ci meritiamo un calcio migliore». Cosa c’è dietro lo schiaffone di Sky alla Lega di Serie A? Rabbia, insofferenza, soprattutto preoccupazione. Sentimento che va ben oltre i confini di Parma: spaventa il destino di altri club che sarebbero sul punto di collassare, ma in ballo, nei pensieri di Sky, in realtà c’è il destino di tutto il calcio italiano, un tempo il «campionato più bello del mondo», oggi triste periferia dell’impero.
IL RIFIUTO Preoccupazione più che legittima, se in questo calcio poverello (si fa per dire) si iniettano ogni anno circa 650 milioni di euro, e altre centinaia di milioni si investono in produzioni, uomini, idee, strutture. Tanti, troppi per restare in silenzio. Ecco, alla base della lettera che mercoledì il vice presidente esecutivo Jacques Raynaud ha inviato al presidente di Lega Beretta, da inoltrare a tutti i padroni della Serie A, c’è innanzitutto il rifiuto di una logica: che la valanga di denaro con cui le tv tengono in piedi tutto il carrozzone ormai sia asservita solo ad una mera logica di spartizione; che vadano soddisfatti solo gli appetiti dei singoli; che il bene collettivo del movimento (che, in fondo, ispirò la tanto bistrattata legge Melandri) sia letteralmente sparito dal radar di chi governa il calcio italiano.
COSA COMBINATE? La governance della Lega, appunto. Ancora una volta Beretta & Co. finiscono nel mirino di una lettera firmata Sky Italia: tre anni fa per le scommesse, quando la preoccupazione del broadcaster televisivo era investire su «un prodotto che si rivela falsato»; oggi, invece, quel prodotto è «sempre meno credibile, come chi lo governa». La rabbia di Sky, e lo stupore nel doversi ancora una volta sostituire ai vertici della Serie A, ponendo interrogativi che in realtà andrebbero posti a via Rosellini, sta proprio nei termini appena citati, e in un interrogativo che li contiene tutti: cosa diavolo state combinando?
I SOLDI LI AVETE Nello specifico del caso Parma, come potete leggere a fianco, la lettera — che nell’assemblea di oggi diventerà oggetto di un dibattito assai aspro tra maggioranza e opposizione, unitamente alle polemiche sul famoso «paracadute» concesso in modo poco chiaro al club emiliano — è praticamente una pistola puntata alla testa dei presidenti: vi abbiamo pagato anche la quinta rata dei diritti tv, confidiamo che la utilizziate per fronteggiare con efficacia la situazione del Parma. Altrimenti… stavolta sono davvero dolori
LA LETTERA INTEGRALE «NOI VI PAGHIAMO…»Nella lettera che vedete qui sopra indirizzata a tutti i presidenti di serie A Sky manda un messaggio chiaro: «Abbiamo provveduto al pagamento anche della quinta rata del corrispettivo previsto per la stagione in corso. Ciononostante, non possiamo non manifestare la nostra grave e crescente preoccupazione per quanto sta accadendo in relazione alla squadra del Parma», si legge nella lettera «e di conseguenza all’intero campionato, che ha già perso la sua regolarità e che rischia di essere definitivamente privato di una sua parte rilevante e di un club prestigioso». Sky esprime inoltre il proprio stupore «di come la situazione possa essere arrivata sino a questo punto senza che da parte vostra vi sia stato alcun intervento per prevenirla». Quindi «in qualità di principale partner del sistema calcio», Sky chiede una spiegazione su «cosa intende fare adesso per fronteggiare con efficacia la situazione e per garantire che il campionato veda almeno lo svolgersi di tutte le partite previste dal calendario. Confidiamo pertanto che l’ulteriore supporto economico da noi appena versato venga da voi utilizzato a tal fine».
La Gazzetta dello Sport – A. Catapano