Pagine Romaniste (Alessio Nardo) – Il gol dell’ex. Un’antica legge non scritta del calcio che con immancabile puntualità viene rispettata. E’ stato così anche domenica, all’Olimpico, con un guizzo per parte: Patrik Schick ha ritrovato il sorriso freddando i suoi vecchi compagni blucerchiati, mentre Gregoire Defrel si è goduto una piccola soddisfazione personale, rimpinguando il suo bottino di reti stagionali con un bel sinistro alle spalle di Olsen. Gol che si prendono e che si fanno, anche se qui Roma tendiamo un po’ a drammatizzare, pensando che certe grane capitino solo a noi.
Sviluppando una ricerca relativa all’ultimo ventennio, notiamo un equilibrio sostanziale tra chi ci ha fatto gol da ex e i nostri che si sono “sfogati” contro le loro vecchie squadre. Ma ricordare le cose “dolorose” forse è più facile. Spesso pure per la particolarità e l’originalità dei marcatori, vedasi Matteo Pivotto, a segno in un Roma-Lecce 3-2 di fine ’99, o Stefano Guberti, altra meteora capace di affossarci in un Samp-Roma ben più recente finito 2-1 per i liguri. Poi ci sono gli specialisti, coloro che da ex si sono abituati a punire i giallorossi. I nomi? Tre su tutti: Roberto Muzzi, Marco Borriello e Daniele Conti. Con sostanziali differenze. I primi due ci hanno bastonato con varie maglie, mentre il figlio d’arte ce ne ha fatti 5 e tutti con un’unica casacca, la rossoblù cagliaritana. Alcuni ci hanno impedito di raggiungere un sogno, Salah lo scorso anno in Champions, oppure indispettito fortemente con esultanze spocchiose e dense di rancore: il buon Osvaldo, due volte letale e sbruffone all’Olimpico nel 2014, con la Juve prima e con l’Inter poi. Oppure Mattia Destro, che dopo un 2-2 a Bologna su rigore esultò sotto la sua curva come se avesse appena vinto la finale dei mondiali. Alessio Cerci, col Toro di Ventura, pose fine (1-1) alla serie “garciana” di 10 vittorie consecutive ad inizio campionato, mentre Simone Pepe, su punizione, con la maglia del Chievo, si rese protagonista del primo storico caso di goal line technology in Serie A. C’è chi non vedeva l’ora di affossarci, il buon Emerson ai tempi della Juve, anche se poi ci pensò Kharja a fare 1-1, ammutolendo il Delle Alpi. E chi invece, sempre nel 2006, chiese persino scusa alla Sud dopo aver graffiato: Marco Delvecchio in Roma-Ascoli 2-2. Nemmeno l’attuale mister, Eusebio Di Francesco, è esente da qualche “macchia”. Ci segnò due volte, con la maglia del Piacenza, nell’anno post scudetto 2001-2002. Una in campionato, l’altra in Coppa Italia.
Sì ma qualche soddisfazione, come detto, se la son presa anche i nostri. Delvecchio segnò praticamente a tutte le sue formazioni di un tempo: Udinese, Venezia, Inter. Idem Osvaldo, che d’altronde di “ex” squadre ne ha avute parecchie. Rodrigo Taddei non ha mai dimostrato troppa pietà per il Siena, punito in ben tre occasioni. Stesso discorso per Simone Perrotta che tra Reggina, Juventus e Chievo si è spesso divertito a far arrabbiare i suoi vecchi tifosi. Destro ci mandò in finale di Coppa Italia nel 2013 a forza di suonarle all’Inter in semifinale, mentre Stephan El Shaarawy, da tre stagioni a questa parte, sta prendendo a schiaffoni (a turno) Genoa e Milan. Dovendo stilare una classifica dei cinque gol dei romanisti alle loro ex squadre più emozionanti e coinvolgenti, inseriamo al 5° posto il meraviglioso pallonetto di Nakata, nel febbraio 2000, al suo Perugia. La partita del Renato Curi finì 2-2. Non un trionfo, ma la gemma del giapponese, appena sbarcato dall’Umbria, fu di assoluta qualità. Al 4° posto il guizzo di Borriello a San Siro contro il Milan, nel match vinto di misura che riportò la Roma ranieriana in zona scudetto a Natale del 2010. Momento particolare perché proprio il Diavolo, con Allegri in panchina, decise mesi prima di liberarsi del centravanti napoletano per affidarsi a Sua Maesta Zlatan Ibrahimovic che tuttavia, almeno quella sera, rimase a bocca asciutta ad osservare la Roma (e Borriello) in trionfo. Terzo, il sinistro letale di Aleksandar Kolarov nel recentissimo derby con la Lazio vinto per 3-1. Un bolide supersonico, da campione, ed un’esultanza che i tifosi biancocelesti non scorderanno. Ne siamo certi. Ad un soffio dal trono, non può non esserci lui: Gabriel Omar Batistuta ed il suo missile devastante che incenerì l’amico Francesco Toldo in Roma-Fiorentina 1-0 dell’anno tricolore. Prodezza seguita da lacrime inconsolabili. Il primo posto è tutto per il 28 maggio 2017, per il 3-2 di Diego Perotti al Genoa che valse gli 87 punti record, la Champions diretta e una degna cornice per l’ultimo saluto al Totti giocatore. Un’emozione così forte da essere difficilmente replicabile.
TUTTI GOL DEGLI EX ALLA ROMA NEGLI ULTIMI 20 ANNI (63)
2018-2019: 1 – Defrel (Sampdoria)*
2017-2018: 5 – Viviani (Spal), Benatia (Juventus), Brignola (Benevento), Salah (2 Liverpool)
2016-2017: 4 – Borriello (Cagliari), Iago Falque (2 Torino), Caprari (Pescara)
2015-2016: 8 – Politano (Sassuolo), Borriello (1 Carpi, 2 Atalanta), Destro (Bologna), Pepe (Chievo), D’Alessandro (Atalanta), Tachtsidis (Genoa)
2014-2015: 2 – Osvaldo (Inter), Destro (Milan)
2013-2014: 3 – Cerci (Torino), Vucinic (Juventus), Osvaldo (Juventus)
2012-2013: 4 – Cassano (Inter), Bojan (Milan), Borriello (Genoa), Caprari (Pescara)
2011-2012: 2 – Conti (Cagliari), Bertolacci (Lecce)
2010-2011: 3 – Conti (Cagliari), D’Agostino (Fiorentina), Guberti (Sampdoria)
2009-2010: 2 – Tavano (Livorno), Conti (Cagliari)
2008-2009: 2 – Conti (Cagliari), Marazzina (Bologna)
2007-2008: 2 – Comotto (Torino), Silvestri (Catania)
2006-2007: 2 – Delvecchio (Ascoli), Muzzi (Torino)
2005-2006: 3 – Colonnese (Siena), Conti (Cagliari), Emerson (Juventus)
2004-2005: 5 – Bovo (Parma), Mihajlovic (3 Inter), Wome (Brescia)
2003-2004: 1 – Pepe (Palermo)
2002-2003: 2 – Carbone (Como), Gautieri (Atalanta)
2001-2002: 4 – Muzzi (Udinese), Di Francesco (2 Piacenza), Wome (Bologna)
2000-2001: 1 – Muzzi (Udinese)
1999-2000: 3 – Scarchilli (Torino), Mihajlovic (Lazio), Pivotto (Lecce)
1998-1999: 4 – Muzzi (2 Cagliari), Bernardini (Salernitana), Statuto (Piacenza)
*provvisorio
TUTTI I GOL DEI ROMANISTI ALLE LORO EX SQUADRE NEGLI ULTIMI 20 ANNI (66)
2018-2019: 2 – Kolarov (Lazio), Schick (Sampdoria)*
2017-2018: 2 – El Shaarawy (Genoa), Lo.Pellegrini (Sassuolo)
2016-2017: 2 – El Shaarawy (Milan), Perotti (Genoa)
2015-2016: 5 – Salah (3 Fiorentina), El Shaarawy (Genoa, Milan)
2014-2015: 1 – Ljajic (Fiorentina)
2013-2014: 0
2012-2013: 9 – Destro (2 Siena, 3 Inter), Osvaldo (2 Fiorentina, 1 Bologna, 1 Atalanta)
2011-2012: 3 – Osvaldo (Bologna, Atalanta), Borini (Parma)
2010-2011: 6 – Borriello (Genoa, Milan, Borriello), Vucinic (2 Lecce), Perrotta (Chievo)
2009-2010: 1 – Brighi (Parma)
2008-2009: 5 – Perrotta (Reggina), Vucinic (Lecce), Taddei (Siena), Loria (Juventus), Panucci (Chelsea)
2007-2008: 2 – Panucci (Genoa), Tonetto (Empoli)
2006-2007: 4 – Taddei (Siena), Montella (Empoli), Panucci (2 Inter)
2005-2006: 3 – Taddei (Siena), Perrotta (Chievo, Juventus)
2004-2005: 1 – Montella (Sampdoria)
2003-2004: 1 – Delvecchio (Udinese)
2002-2003: 2 – Montella (2 Empoli)
2001-2002: 1 – Fuser (Parma)
2000-2001: 1 – Batistuta (Fiorentina)
1999-2000: 10 – Delvecchio (4 Venezia, 2 Udinese), Di Francesco (2 Piacenza), Nakata (Perugia), Tommasi (Verona)
1998-1999: 5 – Delvecchio (2 Venezia, 1 Inter), Gautieri (Perugia), Di Francesco (Piacenza)
*provvisorio