Corriere dello Sport – José Mourinho ha richiamato la squadra dopo il riscaldamento impartendo un ordine: “Adesso facciamo una partitina con le porte piccole di 6 minuti. Va bene l’intensità, va bene la qualità. Ma occhio ai piedi, alle caviglie… non fate cagate…”. Il discorso ovviamente serviva a evitare incidenti sulla strada verso Budapest.
Durante l’allenamento tutto è filato liscio, mentre sul campo attiguo Karsdorp e Spinazzola correvano con l’obiettivo di essere pronti per il gala ungherese. Da segnalare il pieno recupero di Celik, che ha giocato anche la partitella. Sarà lui il titolare della fascia destra nella finale.
A questo punto i dubbi sulla formazione di Budapest, oltre a Dybala che al momento sembra destinato a cominciare la finale dalla panchina, sembrano essenzialmente due: il centrale sinistro che affiancherà Mancini e Smalling, con Llorente ormai recuperato e quindi in vantaggio su Ibañez, e l’attaccante da affiancare ad Abraham. È possibile che Mourinho chieda a Pellegrini di giocare qualche metro più avanti, con l’inserimento di uno tra Wijnaldum e Bove a centrocampo per comporre la diga con Cristante e Matic. A quel punto Belotti andrebbe in panchina. Per il resto Spinazzola, vicino al recupero, è favorito su Zalewski per il ruolo di esterno sinistro.