Il Messaggero (P.Liguori) – La commissione d’esame è già pronta ed è la più severa di tutte, il pubblico è ostile, i candidati pensavano di essere sereni, ma hanno scoperto un nuovo nervosismo: non è una semplice partita quella che si gioca stasera a Torino, allo Stadium della Juventus. Per la Roma è un esame severissimo, che si gioca alla vigilia di Natale e non prevede una riparazione. E’ partita secca, fondamentale per stabilire la reale consistenza della Roma: quale sarà il futuro della squadra giallorossa? L’eliminazione in Coppa Italia, brutta, maturata per caso, o per errore, ha fatto tornare a galla l’accusa di superficialità chemai ci saremmo aspettati di incontrare in questa stagione.
Di Francesco è tutto meno che superficiale, qualche volta sembra sbrigativo, ma soprattutto sembra uno che ci crede sempre intensamente. E i giocatori hanno fatto lo stesso: al netto di quel colpo di follia di De Rossi a Genova, non esiste neppure una gara che sia stata affrontata con strafottenza. Pochi gol, è la malattia principale, poca facilità a trasformare le occasioni che sono rimaste sempre molto numerose.