Pagine Romaniste (Alessio Nardo) – Ci eravamo lasciati lo scorso anno con determinate convinzioni. La Roma difranceschiana? Squadra offensiva sì, con mentalità propositiva, ma anche attenta alla fase di copertura e quindi alla ricerca di un equilibrio indispensabile se si vuol competere ai massimi livelli. I numeri non mentivano: 28 gol subiti in tutto il campionato, seconda miglior difesa dell’intero torneo, meglio del Napoli secondo (29) e peggio solo della solita Juventus (24 reti incassate, appena quattro in meno). In trasferta? Giallorossi pressoché imperforabili: 9 gol al passivo in 19 partite e ben 12 di queste chiuse con porta imbattuta. Una muraglia di provata efficacia.
Quest’anno? L’allenatore è lo stesso e dunque anche gli insegnamenti sul campo non dovrebbero esser tanto differenti. Eppure, i numeri sono diametralmente opposti. La Roma, ad oggi, ha soltanto la 10^ difesa del torneo, ha incassato 29 gol (già uno in più del totale dello scorso anno, dato disarmante) e ben 13 in più rispetto a 12 mesi fa allo stesso punto del campionato. Non solo: nel 2017-2018, dopo 21 giornate, la Roma vantava ben 9 clean sheet a differenza dei 4 maturati fin qui (con Toro, Frosinone, Empoli e Parma). E in sole 3 gare su 21 (con Inter, Fiorentina e Atalanta) aveva subito più di una rete nei 90’. Cosa invece accaduta già 10 volte nell’attuale torneo. Ciò significa che in quasi metà delle partite giocate, i giallorossi hanno preso almeno due gol.
La fragilità è testimoniata anche dalle 4 maxi-rimonte subite con Chievo (da 2-0 a 2-2), Cagliari (da 2-0 a 2-2), Torino (da 2-0 a 2-2 prima del tris di Stefan El Shaarawy) e Atalanta (da 3-0 a 3-3). Una consuetudine che si era felicemente interrotta nella passata stagione (nessun rovescio di questo tipo) tanto che per ritrovare uno sbandamento simile eravamo costretti a rintracciare un Roma-Austria Vienna di Europa League dell’ottobre 2016 (da 3-1 a 3-3 nel finale) con Spalletti in panchina. E invece, siamo bruscamente tornati ai tempi in cui nemmeno un doppio o un triplo vantaggio poteva rassicurarci. I problemi? Tanti. L’aspetto mentale, ma anche una struttura di squadra meno equilibrata e solida rispetto alla precedente annata, con molta qualità sul fronte offensivo (da registrare un incremento dei gol segnati) e poca sostanza in mezzo quando c’è da contenere, gestire e randellare. Sta al mister ritrovare in fretta la giusta quadra, altrimenti arrivare in alto in classifica non sarà una passeggiata di salute.
CAMPIONATO 2017-2018 – DATI DOPO 21 GIORNATE
GARE GIOCATE: 21
VINTE: 12
PAREGGIATE: 5
PERSE: 4
PUNTI CONSEGUITI: 41
GOL SEGNATI: 32
GOL SUBITI: 16
CLEAN SHEET: 9
GARE CON PIU’ DI UN GOL SUBITO: 3
CAMPIONATO 2018-2019 – DATI DOPO 21 GIORNATE
GARE GIOCATE: 21
VINTE: 9
PAREGGIATE: 7
PERSE: 5
PUNTI CONSEGUITI: 34
GOL SEGNATI: 40
GOL SUBITI: 29
CLEAN SHEET: 4
GARE CON PIU’ DI UN GOL SUBITO: 10