Leonardo Rossi, esperto del ticketing e di politiche per avvicinare la gente agli impianti, già capo del “ticket sales” di Roma e Juve, ha rilasciato alcune dichiarazioni al quotidiano La Repubblica. Queste le sue parole:
Perché crede che i costi dei biglietti siano destinati a crescere?
«Nell’arco di 6-7 mesi è stato rotto tre volte il muro dei 5 milioni d’incasso con Inter-Juve, Roma-Liverpool e Inter-Barça. Vuol dire che c’è ancora margine. Rispetto al mercato europeo siamo particolarmente economici come paese. Anche perché gli stadi di proprietà sono ancora pochi».
Non si corre il rischio di svuotare impianti che stanno tornando a riempirsi?
«Serve un ordine di prezzi dinamico, che cambi secondo l’evento: Inter-Barça avrà sempre 70mila spettatori. Da un punto di vista commerciale è importante dare un servizio a tutte le fasce, andando a gravare su chi ha maggiore capacità di spesa e tutelando il tifoso fedele».
La gente spesso è critica.
«Sui social i tifosi si lamentano dei 65 euro per una curva. Ci sono trasferte molto appetibili, in cui si dà un valore di mercato molto alto al settore ospiti. Colpendo la fascia che ha la richiesta più alta».
Cosa ha favorito il ritorno della folla?
«Un po’ i risultati, ma il merito è anche di trasporto pubblico e infrastrutture che permettono di raggiungere lo stadio in modo agevole. Da quando hanno aperto l’ultima linea della metro, San Siro ne ha beneficiato. Nel 2014 la Roma era la prima in Italia per presenze allo stadio, 40mila di media a partita. Inter e Milan a 37 e 36mila. Oggi le milanesi hanno quasi raddoppiato quei numeri».