Corriere dello Sport (P. Guadagno) – Ezio Simonelli è (quasi) il nuovo presidente della serie A. È stato eletto grazie a 14 voti a favore, a fronte di 6 schede bianche. Ma non è stato ancora proclamato. Quest’ultimo passaggio dovrà avvenire una volta “verificati i requisiti di indipendenza previsti dallo Statuto”, come spiegato nella nota emessa da via Rosellini. Tale verifica verrà svolta da un Consiglio di Lega, convocato nei prossimi giorni.

Si tratta, evidentemente, di una procedura inedita e non prevista. Che ha irritato diversi club e sorpreso, nonché infastidito, la Figc. Sia Casini, eletto con 11 voti, sia Dal Pino, con 12, erano stati immediatamente proclamati presidenti. Ad ogni modo, non è altro che l’ultimo tentativo di Lotito di ostacolare l’insediamento di un massimo dirigente che è l’espressione della nuova maggioranza in serie A: una maggioranza che non è più risicata come in passato, ma che ha messo in minoranza la stessa Lazio e i suoi alleati, ovvero Napoli, Torino, Lecce, Empoli e Verona.

Il nodo è il solito, il conflitto d’interessi. Simonelli (che ha 15 giorni per accettare formalmente l’incarico, e ovviamente lo farà) ha già cominciato a provvedere. Nel senso che si è già dimesso dai suoi incarichi in Mediaset. E, a stretto giro di posta, uscirà da tutte le società che hanno rapporti con le associate. Insomma, ce n’è abbastanza per credere che non ci saranno ribaltoni. E che, alla fine, Lotito debba ammettere la sua sconfitta.