di Lorenzo Pompili
Stekelenburg 5: Dopo pochi minuti fa un’uscita a vuoto sulla quale rimedia Rosi, poi non compie nemmeno una parata per il resto dell’incontro.
Rosi 4,5: Sbaglia tanto dietro e non si fa mai vedere in fase offensiva.
Kjaer 4,5: Costantemente messo in difficoltà da Di Michele e Muriel, soffre gli attaccanti leccesi anche sul gioco aereo. Lento e macchinoso dimostra (per l’ennesma volta) di non essere all’altezza per giocare nella Roma.
Heinze 4: Il peggiore in campo in assoluto, sono tutti suoi gli errori sui quattro gol subiti dalla Roma, i più gravi sono in occasione del primo e del quarto dove mostra evidenti problemi di condizione fisica.
Josè Angel 4,5: Ad inizio match entra in ritardo su Cuadrado prendendo subito l’ammonizione. Gioca male, sbagliando molto in fase difensiva e senza riuscire a fare nemmeno un cross interessante.
Gago 5: Il terreno di gioco non lo aiuta per niente, ma lui ci mette del suo nel sbagliare molti passaggi.
De Rossi 5: Gioca più da difensore che da centrocampista, ma con scarsi risultati.
Marquinho 5: Non conferma la bella prestazione contro il Novara, non riesce mai a trovare gli spazi o la giocata per velocizzare la manovra.
Bojan 5,5: In una giornata del genere non si può parlare di migliore in campo, ma di certo l’attaccante spagnolo è il giocatore che maggiormente prova a rendere meno amaro il sabato dei tifosi della Roma. Nel primo tempo sfiora il gol con un tiro da lontano che esalta Benassi, nella ripresa poi trova il gol (il sesto in stagione, il secondo consecutivo) con un bel destro al volo.
Osvaldo 4,5: Troppi gli errori sotto porta per il bomber principe della Roma, che si trova almeno tre volte da solo davanti al portiere del Lecce senza trovare mai il gol.
Lamela 4,5: Scompare per 90 minuti senza mai dare profondità alla manovra nè riuscendo a creare spazi per i compagni di squadra. Poi piazza una splendida punizione dai 25 metri sotto l’incrocio per il secondo gol consecutivo, il terzo in serie A. Comunque troppo poco.
Luis Enrique 4,5: La squadra è lenta, senza idee e senza orgoglio. La colpa non può non essere, almeno in parte, anche sua.