Alla vigilia della sfida tra la Roma ed il Lecce, il tecnico dei pugliesi, Giampaolo, ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni:
Giampaolo apre con un pensiero per Bove.
“Voglio fare un augurio di buona guarigione a Edoardo Bove, non ho potuto farlo domenica e ci tengo a farlo oggi”.
Come ha lavorato il Lecce in questa settimana?
“È stata una settimana di lavoro, abbiamo approfondito le conoscenze e siamo entrati sempre meglio nelle pieghe della squadra. Venire da un buon risultato ti aiuta a lavorare meglio, la strada è quella della continuità”.
Che partita sarà contro la Roma?
“A Roma ci aspetta una partita difficile. Ho visto le partite nella gestione Ranieri e sia con il Napoli sia con l’Atalanta ha fatto due buone gare. Con l’Atalanta la Roma è stata in partita fino alla fine, idem contro il Tottenham. La Roma è una squadra forte che sta lì per caso, ci aspetta un impegno durissimo. Dobbiamo farci trovare pronti sul piano della personalità. Ranieri è in grado di ricompattare l’ambiente, è figlio di quella città. Avrà tutto lo stadio a supporto. Dovremo essere davvero bravi”.
A gara in corso con Venezia e Juve abbiamo visto la difesa a 3.
“Il cambio modulo a Venezia è stato una necessità, ma era una cosa che avevo previsto. Con la Juventus eravamo sotto, dovevamo tentare qualcosa di diverso. In questo momento abbiamo più esterni da binario che da uno contro uno. La squadra si presta a partita in corso a un certo tipo di cambiamenti. In settimana abbiamo lavorato per essere competitivi. I moduli lasciano il tempo che trovano, servono prestazioni individuali importanti”.
Il Lecce affronterà un signore del calcio come Ranieri.
“Quando arrivi ad allenare sulla cresta dell’onda a oltre 70 anni in Serie A significa che hai avuto la capacità di essere sempre giovane mentalmente. Ha tantissima esperienza anche in campo europeo. Ho avuto modo di cenare con lui in alcune occasioni, è un uomo di spessore altissimo”.
Scelte forzate a causa delle assenze?
“Gallo era in uno stato di forma straordinario. Ha fatto una partita immensa contro la Juventus. Per noi è un valore che non potremo aggiungere con la Roma. Dobbiamo fare di necessità virtù. Devo fare esprimere i calciatori nei ruoli a loro più congeniali. Ecco perché il sistema di gioco ora non conta nulla. I nostri calciatori devono essere bravi a interpretare anche il cambiamento. In queste prime due partite abbiamo cambiato spesso, perché questa squadra ha determinate caratteristiche e io cerco di farle esprimere al massimo. Ora non esistono i sistemi, ci sono i principi e noi dobbiamo seguirli”.
Cosa pensa di Berisha?
“Mi piace, è elegante e sa giocare. Sta crescendo, è un giocatore che mi piace”.
Rebic titolare?
“Ci penso, come penso a tutti gli altri. Devo fare delle scelte, il mio è un mestiere difficile. Rebic si è mostrato ineccepibile, gli voglio bene. Oltre a lui ho tanti altri giocatori, rispetto ai quali ho lo stesso pensiero”.
Rebic in coppia con Krstovic?
“Quando un giocatore è generoso può giocare insieme a chiunque. Quando corri e ti aiuti puoi giocare con tutti. Si può giocare in tanti modi, non esiste un sistema vincente e un sistema perdente. Krstovic e Rebic possono giocare insieme, ma ne può giocare anche uno solo. Questa squadra è costruita con delle ali e con una punta e un’altra punta. Di partita in partita vanno fatti discorsi ma senza verità assolute. Il mio orizzonte temporale è domani”.