La Repubblica (M.Pinci) – Decide Friedkin. Il nuovo proprietario della Roma ama scegliere in prima persona e fino ad oggi si è avvalso del consiglio di molti, da Alessandro Barnaba di JP Morgan per completare l’operazione, ai legali dello studio romano Chiomenti, al CEO Guido Fienga, poi però usa la propria testa. In autunno aveva chiesto suggerimenti su possibili manager a cui affidare il progetto, ma ogni incontro aveva dei partecipanti inderogabili: il figlio Ryan, il braccio destro Marc Watts ed Eric Williamson, il vice presidente della sezione sviluppo del Friedkin Group. Il business della Roma è in mano al quadrumvirato di Houston. Prima del lockdown Friedkin aveva anche avviato una serie di contatti istituzionali, incontrando Andrea Agnelli e stabilendo un contatto diretto con il presidente del Coni Malagò, ha incontrato l’ex ad romanista Umberto Gandini e persino Vitek, che ha in mano il business dello stadio. In queste ore negli States si lavora alla pianta stabile di Trigoria, compresa la scelta del direttore sportivo. L’unica certezza è il primo acquisto, Pedro, annunciato ieri dalla Fifa.