Corriere dello Sport (R.Maida) – Dopo il derby perso è doverosa qualche riflessione. L’equilibrio è una dote fondamentale per gestire una squadra in costruzione. Ma è decisivo soprattutto in campo per ottenere stabilità e affidabilità. In questo senso la Roma ha mostrato enormi limiti giocando con quattro attaccanti poco predisposti alla fase difensiva. Il risultato è che la Lazio ha creato tanti affanni e provocato qualche danno che vanno al di là degli errori individuali dei difensori. In sei partite di campionato hanno giocato soltanto 14 titolari diversi, con tre cambi singoli determinati soltanto da necessità. Mourinho si fida poco delle seconde linee, soprattutto a centrocampo dove avrebbe voluto Xhaka.
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Villar è andato tre volte in tribuna, Diawara viene sistematicamente ignorato, il giovane Darboe è ancora a zero minuti. Anche in difesa c’è questo problema: Reynolds è stato bacchettato pubblicamente per l’inesperienza e fa la navetta tra panchina e tribuna; Calafiori è tornato in panchina dopo l’assist contro l’Udinese nonostante Vina avesse soltanto un allenamento nelle gambe; Kumbulla ha giocato appena 13 minuti in Conference. A gennaio dovranno entrare un centrocampista e un terzino destro. Il nome dello svizzero Zakaria è un’occasione concreta che Pinto proverà a sfruttare.