La Repubblica (R. Caponetti) – Esilio finito, lo sfratto dal Tre Fontane (non a norma Uefa) a Latina sarà solo un amaro ricordo. La Roma femminile giocherà i quarti di finale della Women’s Champions League allo stadio Olimpico. L’annuncio è arrivato ieri direttamente dal capitano giallorosso Elisa Bartoli: “Sono molto felice di dirvi che finalmente giocheremo i quarti di finale allo stadio Olimpico. Vi aspettiamo numerosi“.
Calici in alto e fuochi d’artificio. La Roma, alla prima partecipazione al torneo, ha passato la fase a gironi come seconda con una giornata d’anticipo: per scoprire l’avversario dovrà attendere i sorteggi di Nyon del 10 febbraio. L’andata dei quarti è in programma tra il 21 e il 22 marzo, il ritorno tra il 29 e il 30.
Intanto il gruppo allenato da Alessanro Spugna si gode la notizia e le emozioni di una prima volta: la Roma femminile non ha ancora mai giocato sul prato dell’Olimpico, sistemato e migliorato durante la sosta tanto da ricevere apprezzamenti da Sarri e Mourinho, i principali haters del terreno romano.
Determinante, per accendere le luci dell’Olimpico sulle giallorosse, la mozione a riguardo presentata in giunta il 22 dicembre dal consigliere capitolino con delega alle Politiche Giovanili, Lorenzo Marinone: l’Assemblea capitolina l’ha poi votata all’unanimità. Così hanno preso il via i discorsi tra Comune, Roma e Sport e Salute, la società controllata del Mef che gestisce l’Olimpico, per una soluzione che accontenta tutti.