La Gazzetta dello Sport (A.Elefante) – Nel rispetto degli equilibri del gruppo Nazionale, c’è ancora posto per tutti: il Mondiale chiama e servirà l’Italia migliore, anche se dovesse essere un po’ diversa da quella campione d’Europa. Roberto Mancini deciderà anche facendo “decidere” al campionato: nel guardarsi alle spalle si farà ispirare da motivi di opportunità, dalla conoscenza del suo calcio e dei segreti del gruppo, non dalla riconoscenza. Le porte del c.t. sono sempre state aperte per tutti: lo saranno, almeno per lo stage di gennaio, per Joao Pedro e Luiz Felipe, ma anche per il ventaglio di scelte che gli sta proponendo il campionato.
Nicolò Zaniolo e Gianluca Scamacca, 22 anni a testa ed energie freschissime. Il romanista non mette piede a Coverciano da più di un anno per infortuni più o meno gravi, ma fu simbolo delle intuizioni manciniane, convocato a settembre 2018, quando non aveva ancora esordito in Serie A. La partita di sabato lo ha confermato: Zaniolo è tanto più letale quando più può avvicinarsi alla porta. Il fatto di aver trovato finalmente la prima rete in campionato è una buona notizia per l’Italia, che ultimamente soffre un po’ il mal di gol e ha bisogno di tutti. Scamacca si è vestito d’azzurro per la prima volta lo scorso settembre, ma è nella testa del c.t. da ben prima. Da ormai un mese ha ritrovato confidenza con la porta e avanti così potrebbe conquistare il ruolo di vice-Immobile. Per chi fa gol, lo spazio si trova sempre.