Il Tempo (G.Giubilo) – La Roma si prende il secondo posto, in una partita che conferma come il calcio sia strano e fuori dalla logica. Nel primo tempo, nel quale al solito Garcia pensa troppo agli impegni di Champions, l’Empoli gioca molto meglio a dispetto delle pesanti assenze. Poi scocca l’ora della magia, in avvio di ripresa. Pjanic estrae dal cilindro il solito coniglio, la punizione micidiale, e lancia i giallorossi. E poco dopo regala a De Rossi il corner perfetto sul quale il capitano celebra le sue cinquecento partite con il gol che chiude i conti, prima che Gervinho offra a Salah la palla per mandare tutti a casa. L’ingresso di Nainggolan è decisivo per il cambio di marcia della Roma. Sono le prodezze dei suoi fuoriclasse a determinare il risultato, anche se non si riesce a tenere la porta inviolata. Da segnalare, fra le note confortanti, il rassicurante ritorno di Castan, fiducia ritrovata e progressi sensibili. Ma non si dovrà esagerare con i turn-over.
Una domenica che si chiude con una classica di alta qualità, ma di altri tempi, a dar retta alla classifica. L’Inter ha bruscamente rallentato la marcia imperiosa che per cinque giornate le aveva garantito il primato. Arriva a San Siro la Juve, che gioca forse la sua ultima carta per coltivare ancora qualche ambizione di scudetto, sfida da dentro o fuori per Allegri, ma per il primato si gioca altrove. Con le sue sei vittorie la Fiorentina si presenta spavalda al San Paolo, dove il Napoli di Sarri ha impennato di colpo le sue aspirazioni, dopo le incertezze dell’avvio, lo scudetto non è più un miraggio. Tra le sfide del pomeriggio suggestivo l’impegno della Lazio che ritrova Klose, ma il Sassuolo vuole cancellare la figura barbina di Empoli, partita aperta a ogni soluzione. Frosinone a caccia di ossigeno al «Matusa», ma la Samp in trasferta fa paura con un ex di qualità come Eder.