Ancora lui: «Vi prego, ditemi che è uno scherzo!» . Non è uno scherzo. Paolo Tagliavento, ancora lui, lo spettro che ricompare come un pegno: «Era stato veramente troppo bravo in passato, non poteva non meritare un’altra possibilità…» , dicono sarcasticamente e dolorosamente i tifosi della Lazio. Arbitra Tagliavento, sarà proprio lui a dirigere il derby di domenica così come è stato il 18 aprile 2010 e nel marzo scorso. I rigori concessi ai giallorossi (con lui non hanno mai perso la partitissima), le due espulsioni di Ledesma ( uno che in carriera ne ha beccate tre totali) e quella di Radu, il laser puntato contro Muslera, tanti indizi fanno paura, ma in particolare ha fatto sempre discutere la gestione delle partite. La designazione del signor Paolo Tagliavento di Terni non è piaciuta al popolo biancoceleste: «E’ assurdo che arbitri lui dopo quello che ha combinato l’anno scorso » , è stato detto nelle radio laziali ed è stato scritto nei forum di riferimento.
LA RABBIA -Un tifoso ha inviato un messaggio a Tagliavento:«C’è un limite a tutto, c’è un limite alla decenza quindi caro signor Tagliavento da Terni veda di arbitrare in maniera imparziale senza eleggersi a protagonista. Noi favori non ne vogliamo, ma non vogliamo neanche essere presi in giro un’altra volta ». I tifosi della Lazio hanno urlato la loro rabbia:«Vi dovreste vergognare, è uno schifo», hanno commentato in tanti. Qualcuno è rimasto stupito:« Incredibile ». Qualche altro s’è meravigliato:« Non ci credo! ». C’è chi, come provocazione, ha proposto« di lasciare lo stadio senza tifosi laziali! ». Un fedelissimo biancoceleste ha quasi gettato la spugna, gli arbitraggi di Tagliavento non l’hanno mai lasciato tranquillo:«A questo punto non credo di venire al derby, mi spiace ma sono schifato! ». Gli episodi incriminati, i fatti di Calciopoli, i numeri impietosi, le sconfitte rimediate con Tagliavento arbitro della Lazio. (…)
LE REAZIONI -«Io lo avevo ampiamente previsto », ha detto qualcuno, i suoi timori sono diventati realtà. Al partito dei critici s’è affiancato quello dei filosofi, ha invitato a credere nella Lazio senza pensare all’arbitro di turno:«Preparate la voce, non c’è arbitro che tenga». I tifosi biancocelesti in passato hanno sofferto troppo, perdono da cinque derby di fila, hanno dovuto ingoiare bocconi amari e decisioni amarissime, c’è chi si arrende:«Ho capito, mi metto col pigiamone sul lettone e mi guardo “Harry ti presento Sally” durante il derby», come a dire so già quello che mi aspetta. Ma dallo sconforto si è passati alla reazione:« Quest’anno voglio vedere una partita di calcio, niente rigori a sproposito o altre cose simili ». (…)
Corriere dello Sport – D.Rindone
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