di Lorenzo Pompili
Goicoechea 4: Causa il pareggio dei biancocelesti con una papera grossolana sulla punizione di Candreva. Bene nella ripresa, ma la Roma ormai era già fuori dal match.
Piris 4: Dopo delle belle prestazioni, disputa un derby terrificante, senza difendere nè attaccare e facendo sembrare Candreva un fuoriclasse. La distrazione più evidente è quella in occasione del terzo gol laziale, quello che, di fatto, sancisce la sconfitta nel derby.
Marquinhos 6: Continua a stupire la personalità e la classe di questo ragazzo che scende in campo da esordiente in un derby difficile, iniziato con bellissima una chiusura su Candreva. E’ il migliore difensore della Roma da quando è sceso in campo, complimenti a chi lo ha portato in giallorosso.
Burdisso 5,5: I problemi della Roma non sono di certo al centro della difesa, gli avversari arrivano in continuazione dall’esterno, superando il centrocampo e anzi lui e Marquinhos cercano di attuare la tattica del fuorigioco, spesso riuscendoci. Chiude la partita con la fascia di capitano al braccio.
Balzaretti 4,5: I tifosi della Roma ancora non sono riusciti a vedere il terzino sinistro che con il Palermo giocava splendidamente. Si fa superare in continuazione e sbaglia la posizione nel gol di Klose, tenendo in gioco l’attaccante tedesco da solo davanti a Goicoechea. E’ l’ultimo ad arrendersi, ma non basta.
Bradley 5: Il dinamismo e la voglia sono come al solito esemplari, ma oggi manca la qualità, complice anche un terreno di gioco in pessime condizioni. La Lazio supera il centrocampo in attacco e pressa in continuazione la Roma in fase di costruzione, rendendo quasi impossibile la partita dell’americano.
De Rossi 3: Compie al 45esimo minuto un gesto inutile, violento e folle che costringe la Roma a giocare in inferiorità numerica e sotto di un gol per tutta la ripresa. Non di certo un comportamento da vice-capitano.
Florenzi 5: Stessa valutazione fatta per Bradley, oggi (e non solo) gli avversari costringono i giallorossi a saltare il centrocampo in fase di impostazione di gioco negandogli di giocare il pallone. Dal 61′ Marquinho 5,5: Entra e prova a dare una scossa alla squadra. Fa vedere ai compagni come comportarsi su questo tipo di terreno, entrando senza paura e provando più volte il tiro. Se allo scadere fosse riuscito a segnare sarebbe diventato il protagonista assoluto del match. Peccato.
Lamela 6: Segna il sesto gol consecutivo, il primo di testa in maglia giallorossa e dà sempre l’impressione di potersi rendere pericoloso, nonostante il terreno. Torna spesso anche in difesa, ma Zeman decide di lasciarlo negli spogliatoi a fine prmo tempo. Dal 46′ Tachtsidis 5,5: Finalmente propositivo e sicuro di sè, forse perché rilassato per una partita ormai già segnata. Sembra continuare il periodo di crescita, lunedì contro il Torino ci sarà la controprova-
Osvaldo 5: Ad inizio campionato trasformava ogni pallone in rete, ora lavora molto per la squadra e la sua vena realizzativa sembra pagarne le conseguenze. Si mangia un gol colpendo di testa su calcio d’angolo di Totti che poteva riaprire la partita.
Totti 5: Su un campo terribile e con una pioggia battente non riesce a giocare come suo solito e non può disegnare le sue traiettorie di passaggi. Dà tutto come al solito in campo e prova a dare la carica ai compagni nel secondo tempo. Dal 70′ Pjanic 6: E’ un giocatore dalla classe innata ed è assurdo vederlo seduto in panchina ogni partita. Segna un gol fantastico su punizione da centrocampo e con la palla al piede è un piacere per gli occhi.
Zeman 4: La Roma è una squadra debole di testa e cede psicologicamente alla minima difficoltà, e la colpa principale non può che essere la sua. La sostituzione di Lamela è incomprensibile e da due partite Pjanic appena entra fa la differenza, ma non è abbastanza per vederlo dal primo minuto.