La Gazzetta Dello Sport (M.Cecchini) – Domande e complotti. Siamo a metà strada fra l’onesta autocritica e dei retropensieri che portano lontano. Per fortuna, Gianluca Mancini è una persona sincera e quindi non parla per far sì che le sue parole vengano strumentalizzate. Una cosa è certa: chiedersi come l’undicesima difesa della Serie A possa uscire imbattuta dalla tana dell’Ajax, non è esercizio di stile. “Inutile nasconderlo, possiamo fare molto di più, a partire da noi giocatori. Dobbiamo fare meno errori difensivi. Noi cerchiamo di analizzarli, ne parliamo con il nostro allenatore. È una cosa che ci fa rodere parecchio, perché è dalla fase difensiva che si creano partite vincenti. Cercheremo di migliorare, a cominciare proprio dalla partita contro l’Ajax, che per noi è molto importante“.
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Proprio per il fatto che in stagione progressi non si sono visti (da un mese i giallorossi subiscono almeno un gol a partita) c’è chi ha parlato di uno scollamento del gruppo dai metodi di allenamento di Fonseca, ma Mancini rifiuta questa analisi e spiega le difficoltà della stagione dal punto di vista fisico. “Facciamo tante partite, ma sappiamo che sarebbe stata un’annata complicata. Giochiamo ogni tre giorni e poi ci sono le nazionali. C’è da recuperare in fretta, ma non ho problemi: ho 25 anni e faccio la cosa più bella al mondo. In ogni caso, giocando così tanto, gli allenamenti sono le partite. Non contestiamo gli allenamenti, il mister ci fa andare molto forte. Certe cose sono dette per fare andare la Roma nei casini“. Parole forti, complottistiche appunto, che però non scuotono troppo una vigilia che è calda solo per motivi strettamente sportivi.