Seconda in classifica a -2 dalla Roma a pari merito con Napoli e Fiorentina, l’Inter è certamente una delle squadre più sorprendenti di questo inizio campionato. I nerazzurri, nonostante abbiano il quarto peggiore attacco del torneo, con la migliore difesa sono riusciti ad insediarsi nelle parti alte della classifica grazie a 6 vittorie di misura, 5 delle quali per 1-0.
Il segreto della banda-Mancini, dunque, è proprio la solidità del reparto arretrato, come dimostra il fatto che in 10 giornate per ben 6 volte ha chiuso con la porta inviolata (record finora in questa Serie A). A livello di organico l’Inter ha cambiato tantissimo in ogni reparto rispetto alle scorse stagioni: difesa completamente rivoluzionata, con il ritorno di Santon e gli arrivi di Murillo e Miranda; centrocampo nuovo di zecca, con gli innesti di Felipe Melo (che però con la Roma non ci sarà per squalifica) e Kondogbia e le partenze di Kovačić e Hernanes; attacco che oltre al confermatissimo Icardi si è affidato alla fantasia di Perišić, Jovetic e Ljajic.
Un vero e proprio stravolgimento, quindi, che tuttavia non sta pesando più di tanto. Sabato sera, però, l’esame non sarà dei più facili: a San Siro, dove già Fiorentina e Juventus sono uscite imbattute, arriva la Roma capolista, reduce da 5 successi di fila e che ha l’attacco più prolifico. La sfida, ad alta tensione per entrambe le contendenti, è aperta a qualunque risultato, ma con un Napoli ed una Fiorentina agguerritissimi anche un pareggio potrebbe alla fin fine non scontentare troppo nessuno…