Terzo in campionato, a -1 dalla Fiorentina e a -2 dall’Inter, con il terzo attacco e la terza difesa del torneo; girone di Europa League brillantemente superato, con la qualificazione ai Sedicesimi ottenuta con 180′ d’anticipo; appena 2 sconfitte su 20 partite totali fin qui disputate in stagione.
Semplicemente brillanti i numeri del Napoli, cui vanno aggiunti i 14 gol in questa Serie A (6 nelle ultime 4 gare) di un Gonzalo Higuaín a dir poco in forma e attuale capocannoniere. La squadra di Sarri, dopo un inizio a singhiozzo con appena 2 punti ottenuti nei primi 270′, ha iniziato a macinare gioco e risultati, ed è al momento la formazione più in salute d’Italia nonostante lo stop di domenica scorsa a Bologna, arrivato dopo 13 turni d’imbattibilità. L’unico neo è rappresentato da un “vizio” spesso palesato dal Napoli negli ultimi anni, vale a dire i troppi passi falsi con le medie e le piccole: oltre alla già citata sconfitta di Bologna, infatti, gli azzurri hanno perso in casa del Sassuolo, pareggiato ad Empoli, a Modena col Carpi e a Marassi col Genoa e impattato 2-2 sul proprio campo contro la Sampdoria.
A ciò fa tuttavia da contraltare un rendimento perfetto nei big-match: 5-0 sulla Lazio, 0-4 a San Siro col Milan e 2-1 con Juventus, Fiorentina ed Inter. Nonostante una differenza non particolarmente netta a livello di rosa, dunque, le statistiche dicono che domenica pomeriggio alla Roma servirà un’impresa per uscire imbattuta da uno stadio che non conosce dolori da quel Napoli-Lazio 2-4 dello scorso 31 maggio che costò a Benítez la qualificazione ai Preliminari di Champions e sancì probabilmente in maniera definitiva il divorzio tra il tecnico spagnolo e il patron De Laurentiis. Da allora il “San Paolo” ha visto praticamente solo successi… si salvi chi può!