Prima di ricevere il Laureus Award presso Montecarlo, Francesco Totti è stato omaggiato da alcune leggende della storia della Roma, che tramite tre video hanno espresso il loro pensiero sul capitano.
Bruno Conti: “Nel mio ufficio ho delle foto. Pelé, Maradona, Messi. Francesco fa parte di quella schiera di grandi fenomeni del calcio. Io ho avuto le mie grandi soddisfazioni, ho vinto uno scudetto, un Mondiale. Bruno Conti ha fatto divertire i tifosi della Roma e abbiamo vinto qualcosa. Quando parlo di fenomeni però parlo di Francesco. Vincere lo scudetto è il massimo per noi che siamo cresciuti nel settore giovanile, abbiamo giocato sempre con la stessa maglia. Poteva guadagnare molto di più, ma essendo innamorato di questa maglia non ha mai accettato. Come si fa a non piangere?“.
Daniele De Rossi:“Io ho avuto la fortuna di iniziare a giocare con questa squadra proprio negli anni post scudetto, quando la Roma non andava bene e Totti non si è mai nascosto, si è sempre preso la squadra sulle spalle. Questo fa il capitano e il campione vero, quello che fa la differenza. Ho imparato da lui la forza, il carattere di rimanere fedele a questa squadra. La personalità, imporsi a livello mondiale. Se c’è stato un momento al Mondiale in cui ho avuto la sensazione che ce la potevamo è stato proprio al rigore contro l’Australia. La palla pesava 100 kg e quel rigore è stato una svolta importante. Quest’anno sono io il capitano e ho la fascetta, ma se dici ‘oggi ho visto il capitano’, tutti sappiamo che parliamo di Francesco“.
Fabio Capello: “Con la sua permanenza, Roma ha trovato un altro simbolo nello sport e nel calcio, dove i campioni latitano. Totti era la Roma. Totti ha aiutato la Roma e ha aiutato me a vincere il campionato. Era il leader della giocata, il leader che faceva qualcosa di incredibile. Quella qualità che è nel dna dei grandi campioni. Totti incarna la Roma, Totti sente questa maglia come la pelle e dà qualche cosa di più.