Il Tempo (L. Pes) – Dritto al punto. Suonava strana l’organizzazione di una conferenza stampa nella settimana dell’Europa League da parte di José Mourinho, ma il tecnico aveva un chiaro intento comunicativo. La partita di Reggio Emilia col Sassuolo nasconde diverse insidie, ma lo Special One ne individua una in particolare. Una strategia, la sua, pienamente in stile Mou. Lungimirante, ficcante e tesa ad allontanare eventuali responsabilità in caso di risultato negativo.
Il portoghese va dritto contro Marcenaro, arbitro del match, e Berardi.
“Non è solo Sassuolo-Roma, siamo a tre punti dal quarto posto ed è una partita super importante per noi. Il profilo dell’arbitro, secondo me, non mi lascia tranquillo così come il Var. È un arbitro con il quale abbiamo sempre avuto sfortuna. Abbiamo un giocatore avversario come Berardi che è un gioca tore fantastico, lo amo, ma bisogna avere più rispetto per gli avversari e per il gioco. È troppo quello che fa per fermare il gioco, prendendo gialli, rigore inesistenti. Io lo amo e lo odio. Quel profilo di comportamento in campo, se fosse stato un giocatore mio, avrebbe avuto dei problemi“.
Mai un incrocio da direttore di gara per Marcenaro con i giallorossi, ma l’ultima volta lui e Mou si erano visti una quando l’arbitro, da quarto uomo, ha contribuito all’espulsione di Foti.
Parole pesanti quelli dell’allenatore e per le quali la Procura Federale ha già aperto un’indagine e che aggiungono tanto pepe alla sfida del Mapei che per lo stesso lusitano “Non è solo Sassuolo-Roma“.
Tra l’incendiario e l’aziendalista è un Mourinho come sempre attento e vigile sull’attualità e carico per la sfida di oggi: si aspetta una risposta dai suoi.