Il Messaggero (G. Lengua) – L’Arabia Saudita continua il pressing su José Mourinho. E richiama anche Ciro Immobile. La Saudi Pro League vuole spiccare nel mondo ingaggiando nomi riconosciuti a livello internazionale che possano aumentare la qualità del campionato.
E allora chi meglio dello Special One: “Cerchiamoun altro effetto Ronaldo, ma lui è insostituibile. Spero che Mourinho possa avere un impatto altrettanto grande”, ha detto Carlo Nohra, responsabile della Saudi Pro League in occasione del Festival di Trento. Il dirigente lascia intendere quanto sia forte la voglia di portare in Arabia Saudita un allenatore che in carriera ha vinto 26 trofei e con un carisma tale da rendere attraente anche un campionato che è in una fase di crescita: “Non posso dire che Mourinho sarà il prossimo grande colpo, però, è ovvio che il suo eventuale arrivo rappresenterebbe un altro enorme salto di qualità sotto tanti aspetti”.
Insomma, i sauditi non hanno intenzione di fermarsi, ma sono convinti di investire anche su talenti italiani come Ciro Immobile. Il campionato italiano, dunque, rischia di perdere nel giro di nove mesi due pezzi da 90 e poco possono fare le società di Serie A se le offerte sono praticamente impareggiabili. Lo ha certificato anche Mourinho che recentemente ha dichiarato di aver ricevuto in estate una proposta irrinunciabile che non è stata mai fatta a nessun tecnico al mondo.
Gli sceicchi hanno fatto sul serio, mettendo sul piatto 120 milioni in due anni, José ha detto “no” e mantenuto la parola data alla squadra e ai tifosi al termine dello scorso campionato. Ma a fine contratto con la Roma (giugno 2024), se non arriverà un rinnovo, è praticamente certo che si convincerà a sposare il progetto arabo.