Corriere dello Sport (I. Zazzaroni) – Vorrei poter credere ai Friedkin, al comunicato col quale ribadiscono l’impegno (totale) nella Roma, “club iconico”, sottolineano. Ma faccio fatica, tanta. Sulle prime mi è venuta in mente la storia del marito che si fa l’amante più giovane e poi, scoperto, dichiara imbarazzato che “la moglie è la donna più importante della sua vita”.

Vorrei poter credere ai Friedkin, ripeto: alla proprietà americana che antepone il nostro povero torneo a quello inglese e che gli investimenti li divide equamente per due, e comunque li divide. Ma servirebbe un segnale più concreto di un semplice comunicato allo zucchero di canna, pur se apprezzabilissimo. Da oltre un anno si favoleggia di offerte arabe per la Roma, da mesi però i sauditi non sembrano più intenzionati a mettere centinaia di milioni (a vuoto) nel calcio europeo e in particolare dalle nostre parti.