Il Messaggero (S. Carina) – Con sei gare in 17 giorni, servirà per forza un’altra Roma. Sì, perché finora Ranieri ha ruotato con un minutaggio congruo 13-14 calciatori, limitando al massimo le sostituzioni e il conseguente tempo degli altri subentranti. Nel momento infatti in cui ha trovato la squadra tipo, è andato avanti per questa strada, lasciando le briciole agli altri componenti della rosa. Basti pensare che contro il Parma non ha effettuato nemmeno un cambio, a Bologna ne ha effettuati tre al 78′ più Zalewski e Baldanzi all’84’ e anche contro il Genoa, Pisilli è entrato a 15 minuti dalla fine, mentre Soulé e Shomurodov all’85’ a partita virtualmente chiusa. Ora la storia cambia. O almeno dovrebbe cambiare.

Perché finora i giallorossi hanno dovuto disputare il turno infrasettimanale soltanto in Coppa Italia. Nei prossimi 17 giorni invece non ci sarà tempo di rifiatare. E ritenere ad esempio che uno come Dybala le giochi tutte è impensabile. Aspettando qualcosa dal mercato, Ranieri deve fare con quello che ora ha a disposizione. Con l’infortunio di Pellegrini, Pisilli o El Shaarawy si giocano una maglia contro l’Az Alkmaar con la possibilità che chi partirà dal via in Olanda, vedrà il compagno fare lo stesso a Udine. Sono loro due “i titolari in più” ai quali Claudio spesso si affida. Ma non bastano. Aspettando l’olandese, inevitabilmente ci sarà spazio anche per Celik (Abdulhamid è sparito) e fra un paio di partite tornerà in auge anche Cristante. Ieri Bryan si è allenato parzialmente in gruppo.
E dietro? Con Hermoso ormai finito ai margini e che aspetta soltanto il trasferimento, serve anche un difensore centrale a meno che Rensch non sia utilizzato come difensore di scorta. A quel punto però la coperta tornerebbe corta a destra. Per questo motivo, al 21 gennaio, non si può constatare con una certa perplessità la lentezza delle operazioni portate avanti da Ghisolfi. I rinforzi servono adesso. Anzi, dovevano essere già a disposizione.

Foto: [Alessandro Sabattini] via [Getty Images]