Il Messaggero (A.Angeloni) – Solo Casillas, Julio Cesar, Cech e Neuer gli stavano davanti. E’ il 2010, Maarten Stekelenburg tocca quasi il tetto del mondo, titolare dell’Olanda sconfitta in finale del Mondiale in Sudafrica per un gol di Iniesta e numero uno incontrastato dell’Ajax. Stek all’improvviso, è caduto. Senza mai riprendersi. E’ caduto dopo aver vestito la maglia della Roma, da quel 2011 a oggi non è stato più lo stesso, via via sempre peggio. Finito nell’oblio, ha trovato rifugio nella sua Ajax, da dove era partito e da dove aveva cominciato a sognare. Ma quando sta per arrivare il momento del riscatto, cioè incontrare di nuovo la Roma (all’Ajax è il secondo di Onona, squalificato di lungo corso per doping), ecco la ricaduta, sul più bello: un infortunio al ginocchio lo tiene in apprensione (andrebbe ad aggiungere agli assenti sicuri Blind e Haller, quest’ultimo escluso erroneamente dalla lista Uefa). Il tecnico Ten Hag è ancora fiducioso (“vediamo nei prossimi giorni“) ma sono davvero alte le possibilità che contro la Roma possa giocare addirittura il terzo portiere, il classe 2000 Kjell Scherpen, che ha esordito in stagione con la maglia dei Lancieri proprio nell’ultima contro l’Heerenveen (è titolare dell’Under 21 che ha vinto il girone degli Europei di categoria e si è qualificata per i quarti di finale).