Liberatosi a parametro zero dal Tottenham, Jan Vertonghen è stato accostato per diverse settimane a tanti club italiani, tra cui la Roma. Alla fine però, il difensore belga ha scelto di sposare la causa Benfica, firmando un contratto triennale con il club e trasferendosi in Portogallo. A confermare l’interesse concreto della società capitolina però, è stato il procuratore di Vertonghen ed ex giocatore belga, Tom De Mul, che al portale Sporza ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
“Il Benfica all’inizio non era la sua prima scelta. È andato tutto liscio con loro, il contatto con Tiago Pinto e Rui Costa è avvenuto qualche settimana fa. Il club ha lavorato bene per convincere Vertonghen, perché c’erano altri club interessati, ma per il Benfica Jan era una priorità. Gli hanno offerto stabilità e continuità, specialmente con il triennale e questo è fondamentale per il giocatore a questo punto della sua carriera. C’erano stati contatti con club italiani come Roma, Inter e soprattutto Napoli, che a un certo punto, si erano fatti davvero concreti. Per Jan, però, il contratto di tre anni era molto importante, così come il fatto che potesse giocare per vincere dei trofei e in Champions League o, comunque, di sicuro almeno in Europa League. E la vita della moglie e dei figli a Lisbona procede molto bene. Quindi il Benfica non era la prima scelta di Vertonghen all’inizio, ma Jan ha cominciato a pensarci sempre di più. Alla fine, tutto è andato bene e i pezzi del puzzle sono andati al loro posto. Si è sentito molto stimato, apprezzato e il club si è fidato di lui. Può giocare benissimo per tre anni al Benfica e allo stesso tempo in nazionale, perché anche lì ha tante ambizioni. Con il Tottenham non ci sono sentimenti di vendetta, ha giocato tanto tempo al Tottenham e ha solo bei ricordi. Ora la testa è interamente sul Benfica e questo è positivo. La voglia è ancora tanta, di continuare a lottare per vincere così come aveva fatto anche all’Ajax. Anche se il Tottenham è una grande squadra, lì non è successo sempre. Vincere trofei e conquistare qualcosa in Europa, questo aveva in mente Jan. Witsel non aveva un interesse personale che Jan scegliesse il Benfica. Gli ha parlato dal cuore di questa società ed è stato molto positivo e ha avuto di certo la sua influenza. Anche Mourinho è stato molto positivo sul Benfica”.