La vita da mediano di Faticanti

La Repubblica (A. Di Carlo) – “Una vita da mediano, a recuperar palloni” è il verso della canzone di Ligabue che prendiamo in prestito per presentare al meglio chi, già nel nome, ha il senso del sacrificio e del lavoro. La storia di Giacomo Faticanti ha inizio ad oltre 100 chilometri da Roma, a Sora dove con la maglia dell’Atletico muove i suoi primi passi in un campo di calcio.

Poi il passaggio al Frosinone, dove si mette in luce nella categoria dei Giovanissimi Elite: quanto basta per finire sul taccuino degli osservatori di Trigoria ed essere catapultato nella selezione giallorossa dell’U15 di Tanrivermis.

Una crescita costante che lo ha portato, nello scorso maggio, a vincere il titolo di campione d’Italia con l’U17 a Ravenna, con la fascia da capitano al braccio. Già dalla scorsa stagione il passaggio in pianta stabile in Primavera, nonostante fosse sotto età, agli ordini di mister De Rossi, con il quale gli piace confrontarsi, chiedere consigli su come migliorare i suoi fondamentali e gli aspetti del gruppo.

Perché oltre a tanta qualità e quantità, Faticanti è uomo squadra: sempre positivo con i compagni, ha mostrato sin da subito un grande senso di appartenenza. Ricambiato dal club, che lo ha blindato fino al 2023. Lui, cresciuto osservando il suo idolo De Rossi, ora lavora con il papà, sognando la Serie A.

Frequenta il liceo scientifico di Trigoria e da quest’anno i genitori si sono trasferiti a Roma per stare ancora più vicini al ragazzo. Perché senza basi solide, non si va da nessuna parte. Gli osservatori di tutta Italia continuano a monitorare con grande attenzione, lui non vede altro che la Roma. Alzando ogni tanto lo sguardo in lontananza per sbirciare il lavoro di Mourinho, Faticanti è pronto a confermare in campo tutte le sue qualità. Da mediano tuttofare, esattamente come De Rossi.

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