Il Tempo (E. Menghi) – L’Olimpico è work in progress da quando le istituzioni hanno ordinato a Roma e Lazio di modificare le curve per garantire una maggiore sicurezza durante i match casalinghi. Chi è stato allo stadio per l’amichevole dei giallorossi con il Siviglia o per la gara di andata dei playoff di Champions disputata dalla Lazio contro il Leverkusen avrà notato sicuramente delle barriere in ferro nel bel mezzo dei due settori. Ma i lavori non andranno avanti, almeno per ora, e sicuramente per Roma-Juventus l’aspetto dell’Olimpico non cambierà. Almeno all’interno, perché invece all’esterno dell’impianto sono in corso alcuni mutamenti: sono arrivate delle alte ringhiere verdi che saranno sistemate all’ingresso delle curve per distinguere i vari mini-settori che verranno a crearsi e serviranno per aumentare il prefiltraggio.
Dentro si inizierà senza barriere, la divisione della curva avverrà attraverso gli steward, sistemati sulle scale centrali. Fuori i controlli saranno più dettagliati. Già per il test con il Siviglia i tifosi romanisti sono stati costretti a sfilarsi anche le scarpe per accedere allo stadio e hanno riscontrato diversi problemi ai tornelli. Qualcuno ha persino rinunciato ad entrare. I supporter giallorossi sono osservati speciali in questo periodo e, anche se si trattava di una semplice amichevole di presentazione, il match contro i campioni d’Europa League è servito per testare gli umori della curva, che ha scelto il silenzio come forma di protesta. Meglio così, perché le istituzioni avevano gli occhi puntati contro i tifosi, che si sono comportati bene, evitando l’ennesima squalifica del settore.
Contro la Juventus sarà un esordio casalingo con il pubblico presente e, per il momento, tutto unito (o quasi).