Il Tempo (L. Pes) – Juric imbocca la strada giusta. Le prime due gare del tecnico croato sulla panchina della Roma sono ricche di segnali positivi, anche se nella notte europea col Bilbao la seconda vittoria di fila è sfumata nei minuti finali. L’ex granata è riuscito ad imprimere da subito la sua mentalità ai calciatori che hanno ben interpretato le sfide contro Udinese e Bilbao. Nell’esordio contro i friulani era stato, di fatto, un monologo a tinte giallorosse con un solo intervento di Svilar e tante occasioni create. Nel match contro i baschi, invece, meno rischi nonostante il gol subito ma anche meno occasioni create che non hanno permesso di chiudere il match.
Intensità è la parola chiave dei primi centottanta minuti targati Juric. I due primi tempi sono stati quasi stupefacenti dal punto di vista della pressione e della rapidità d’esecuzione in fase di possesso. Ritmi alti e verticalità hanno mostrato una Roma a tratti arrembante sia in campionato che in coppa. Ora il tecnico deve riuscire ad aumentare la durata della squadra nel match. I cambi col Bilbao hanno certamente abbassato qualità e giri del motore, ma in generale serve tempo per arrivare a riempire la partita nel corso dei novanta minuti.
Intanto domani all’Olimpico arriva il Venezia e per la classifica della Roma la sfida contro l’ex Di Francesco diventa di vitale importanza e la vittoria è d’obbligo. Qualche cambio ci sarà rispetto all’impegno infrasettimanale e potrebbe essere l’occasione giusta per vedere in campo Hummels. Angelino verso la conferma a sinistra mentre a destra El Shaarawy può dare il cambio a un acciaccato Celik. Convincente la prova di Koné contro i baschi. La rotazione dovrebbe portare Cristante in panchina e Pisilli in campo ma il ballottaggio resta aperto. Pellegrini va spedito verso il ritorno in campo e al suo fianco potrebbe toccare ancora a Baldanzi che sembra nettamente più in palla di Soulé. Neanche a dirlo Dovbyk sarà il faro in attacco.